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Eolico, ‘la sua gestione deve produrre un ritorno economico ed occupazionale’

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Il Circolo del Pd di San Giorgio la Molara è intervenuto con una nota diffusa agli organi di stampa sulla convenzione stipulata dal Comune per la realizzazione di nuovi impianti eolici, sottolieandone alcuni aspetti negativi.
"L’energia eolica costituisce una risorsa strategica per lo sviluppo del paese, a condizione che la realizzazione dei relativi impianti avvenga rispettando le peculiarità del territorio, senza comprometterne altre potenzialità (paesaggio, turismo, agricoltura) né stravolgerne l’assetto urbanistico. E’ necessario comunque, che la gestione di questa risorsa sia tale da produrre un ritorno economico ed occupazionale ottimale per l’intera comunità.
La convenzione sottoscritta dal Comune di San Giorgio la Molara, non reca, a nostro avviso, condizioni che consentano il raggiungimento di tali risultati.
Da un esame dello schema contrattuale sono emerse rilevanti criticità, riassumibili nelle seguenti osservazioni: I gravosi impegni, posti a carico del Comune, sono minuziosamente dettagliati e recano elementi che vanno oltre il dettato normativo in materia, prevedendo anche la costituzione di obblighi eccessivi ed immotivati per l’Ente locale; gli obblighi dell’Edens, in particolare quelli relativi alla mitigazione dell’impatto ambientale, sono espressi sotto forma di mera enunciazione di principi, senza alcuna precisazione dei limiti e dei vincoli a cui devono sottostare le opere di realizzazione e gestione degli impianti; la clausola riguardante la dismissione degli impianti stessi, da parte della Società, non ne garantisce l’effettiva esecuzione che, in mancanza, resterebbe a carico dei proprietari o dell’Ente locale.
Questa eventualità, invece, poteva essere del tutto scongiurata onerando l’Edens di idonea polizza fideiussoria (come, ad esempio, prevede, in materia, la legge regionale della Puglia).
Un’attenta lettura del testo evidenzia che il corrispettivo a favore del Comune è, di fatto, costituito dal solo indennizzo per la compensazione dell’impatto ambientale, in cui sono compresi sia gli indennizzi per costituzione di diritti di servitù sia quelli per costituzione di diritti di superficie, i quali restano, quindi, delle mere citazioni e non recano alcun provento all’Ente locale; lo stesso indennizzo per compensazione dell’impatto ambientale è del tutto indefinito nella misura, non essendo costituito da alcuna quota di canone predeterminato.
Inoltre, l’effettiva erogazione è ingiustamente subordinata nella sua totalità ad una serie di condizioni, alcune delle quali rappresentano un iniquo gravame per il Comune.
Tali rilievi hanno indotto questa organizzazione a richiedere al sindaco il momentaneo rinvio della sottoscrizione dell’atto, onde consentire un approfondito riesame delle clausole contrattuali, anche attraverso un utile momento di confronto democratico quale il Consiglio comunale aperto. La richiesta non ha trovato né accoglimento né riscontro. Riteniamo che un’Amministrazione democratica dovrebbe caratterizzarsi per capacità di ascolto e di confronto, favorendo la partecipazione dei cittadini, particolarmente in occasione di scelte così rilevanti per il territorio e l’intera comunità".