Calcio
‘Un pareggio che suona come una sconfitta…’

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Il dopo-partita nei commenti dei protagonisti giallorossi non può non essere carico di amarezza.
“Abbiamo sofferto la reazione che l’Avellino ha avuto nella ripresa – ha detto Gianni Simonelli che non ha nascosto un certo disappunto -, subendo un rigore molto casuale e dopo hanno avuto inizio le solite preoccupazioni. Negli ultimi minuti paradossalmente ci siamo svegliati, però senza riuscire a vincere la partita. Quando c’è disagio non si è forti dal punto di vista caratteriale. Dopo un primo tempo più che positivo, chiuso con due gol di vantaggio, è seguita una ripresa a dir poco disastrosa. La realtà è questa ed è difficile spiegarla. In linea di massima la prestazione non è stata disastrosa. A mio parere fisicamente non siamo messi male perchè negli ultimi minuti abbiamo anche sfiorato il gol con Rajcic.”.
Quanto alle rimostranze dagli spalti, Simonelli è realista: “I fischi dei tifosi? Sono legittimi e giusti, se li analizziamo dal loro punto di vista, nei loro panni avrei fatto anche io la stessa cosa”. IL passo è breve per altro tipo di analisi: “.Se mi sento sotto esame? Mi sento sempre sotto esame. Parlerò con il presidente per fare il punto della situazione".
Pone l’accento sulla buona prima parte della gara uno dei due goleador del turno, Andrea Pintori:: “Siamo stati bravi nel primo tempo e meno accorti nel gestire il risultato nella ripresa. C’è tanto rammarico. Nella ripresa abbiamo avuto un discreto inizio, poi il rigore ha fatto ringalluzzire l’Avellino che alla fine ci ha punito. Ci sta girando tutto storto. Per noi è come fosse stata una sconfitta”.
Gli fa eco Michael Cia, che trae spunto proprio da questa considerazione: “I fischi del pubblico ci stanno perché non abbiamo vinto. Nella ripresa siamo calati come squadra specie dal punto di vista mentale e questo ha portato l’Avellino a raggiungere il pareggio. Questo è un momento davvero complicato”.