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Valle Telesina

Smaltimento acque di lavorazione delle aziende enologiche, istituito un tavolo di lavoro

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Un tavolo di lavoro tra imprese produttrici di vino, Comune, Coldiretti ed esperti del settore è stato istituito a Castelvenere (Benevento) per fronteggiare la delicata e complessa attività di smaltimento delle acque di lavorazione delle aziende enologiche locali.

 

Ad annunciarlo è il Sindaco di Castelvenere, Alessandro Di Santo, all’indomani del primo incontro promosso ed oganizzato presso l’aula consiliare dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Coldiretti di Benevento.

 

Oltre al Sindaco Di Santo, all’incontro hanno preso parte Antonio Ciabrelli (presidente Coldiretti Castelvenere), Luigi Auriemma (direttore provinciale Coldiretti), l’esperto Giancarlo Pepe e numerosi titolari di imprese produttrici di vino.

 

“Nel corso della riunione – ha detto il primo cittadino – è stata affrontata la necessità di avviare un percorso comune di tutti gli imprenditori interessati alla questione per la quale, in seguito ad una serie di controlli da parte degli organismi preposti che hanno riscontrato anomalie all’impianto di depurazione di Via Caselle in seguito a sversamenti anomali nella rete fognaria, ho dovuto emanare una ordinanza sindacale con cui si ordina l’immediata interruzione degli scarichi delle acque di lavorazione delle attività enologiche, diretti o indiretti, nella rete fognaria comunale”.

 

Dall’incontro è inoltre emersa la volontà di avviare uno studio tecnico-scientifico con il coinvolgimento di esperti e di studiosi anche dell’Università del Sannio che possano dare in tempi brevi “la reale fotografia della situazione”. Nel dare appuntamento a breve per un secondo incontro operativo il Sindaco ha anche annunciato la volontà dell’Amministrazione comunale di avviare un procedimento per la installazione di un impianto di “videosorveglianza” presso la zona del depuratore “in quanto – ha concluso Di Santo – non si esclude anche l’ipotesi che a creare i problemi all’impianto di depurazione possa essere stato uno scarico illegale…”.

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