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IV novembre, le celebrazioni ad Apice

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Anche Apice ha celebrato solennemente il 4 novembre, e come di consuetudine, per iniziativa dell’Amministrazione Comunale, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra e delle Associazioni combattentistiche, domenica si è svolta la solenne cerimonia.
Nella mattinata, presso la Sala Consiliare del Comune alla presenza di tutte le Autorità cittadine, di tutta l’Amministrazione, le Associazioni Combattentistiche e d’Arma, i familiari dei Caduti per la grandezza e l’onore della Patria, una larga rappresentanza delle Forze Armate, nella Chiesa Parrocchiale, Don Giuseppe Errico, Vicario Giudiziario presso la Curia di Benevento, ha celebrato una S. Messa in suffragio dei Caduti di tutte le guerre, mentre gli alunni dell’Istituto Comprensivi “E. Falcetti”, hanno cantato gli Inni patriottici e recitato preghiere e poesie. Nel corso della S. Messa, ha portato il saluto delle Associazioni Combattentistiche e dell’ANFCDG l’orfano di guerra Consigliere Nazionale della stessa associazione, Pasquale Nisco. Poi ha preso la parola il sindaco, Ida Antonietta Albanese, la quale, al termine del suo saluto, unitamente all’apicese, Generale di Brigata Sabato Errico, ha consegnato delle onorificenze, consistenti in due Medaglie Commemorativa del periodo bellico 1940–43 e due Croci al Merito di guerra, a dei familiari di Caduti in guerra e d’invalidi di guerra. Hanno chiuso gli interventi il Generale di Brigata, Sabato Errico, che oltre a ringraziare tutti i convenuti ha spronato i giovani alunni a credere negli ideali e nei valori per i quali i Caduti in Guerra hanno donato la loro giovane vita.
Al termine della Messa si è formato un corteo con a capo la Bando Musicale di Apice, il Gonfalone del Comune, il Labaro dell’ANFCDG, tutti i vessilli in rappresentanza delle Associazioni e delle scolaresche che hanno camminato, cantando inni patriottici, sino i al Monumento ai Caduti. L’alzabandiera è stato uno dei momenti suggestivi, perché assistita dall’invalido di guerra Blaso Pasquale e dall’ex-combattente Genito Domenico, entrambi novantenni. La cerimonia è proseguita e ai tre squilli di tromba, sono state deposte le corone. Per l’intera giornata, il Tricolore ha sventolato sugli edifici pubblici e sulle case, anche per volontà dell’Amministrazione Comunale, che sugli avvisi alla cittadinanza, avevano sollecitato tale opportunità, anche per chiudere in bellezza i 150 anni delle manifestazioni dell’Unità d’Italia.
 

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