POLITICA
“Sul Puc repentini ripensamenti e mancanza di chiarezza”

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Il gruppo consiliare di Tèl interviene sulla questione del Piano Urbanistico Comunale affermando che: “La marcia forzata imposta al PUC “blindato” dell’Amministrazione Pepe comincia a evidenziare repentini ripensamenti. La nuova destinazione imposta alla Rotonda delle Scienze (e non solo) ne è l’emblema più evidente. Essa ,infatti, ritorna ad essere d’improvviso (come da noi richiesto) a servizio dell’Università.
I protocolli sottoscritti in passato con alcune società – prosegue la nota – saltano e/o vengono ridimensionati. Analoga sorte dovrebbe subire l’altra Rotonda (quella dei Pentri) all’interno della quale sono previsti 180 alloggi con annessi negozi e servizi. Ci si chiede : dove saranno costruiti ,alla fine, gli 800 appartamenti del cosiddetto “housing sociale” ? Intanto gruppi ambientalisti ricordano a noi tutti e all’Amministrazione Pepe che la “Piattaforma Logistica” che l’IKEA avrebbe dovuto trainare in Contrada Olivola (prevista in questo Piano Urbanistico ) avrebbe una grandezza pari a quelle dell’EXPO di Milano….e dunque sarebbe di impatto devastante !!Così come sarebbero previste costruzioni addirittura in zone con vincoli archeologici….il che,in una città che festeggia l’ingresso di un suo monumento nel Patrimonio dell’Umanità,non appare né logico né dignitoso oltre che,presumibilmente,illegittimo.
Ancora da non sottovalutare è la questione dei vani la cui realizzazione era da affidare ai privati tra i quali ,è bene precisare, vi è anche il “famoso “ Consorzio Etruria (incaricato anche della realizzazione dei capannoni della summenzionata Piattaforma) che risulta essere in crisi irreversibile con dipendenti in cassa integrazione e con qualche problemino con la Procura della Repubblica di Firenze.
Appare dunque evidente -concludono gli esponenti di Tèl – che, nonostante alcune “inevitabili” trasformazioni dello strumento… diciamo così…effettuate in itinere, nonostante alcuni cambi di destinazione di particelle troppo “caratterizzate”, nonostante il tour de force imposto e la posizione da noi assunta di non partecipare più ai lavori a fronte della richiesta di una sospensione che desse il tempo di verificare la legittimità dell’atto, tutto appare contrassegnato da una sostanziale mancanza di chiarezza e da una esclusiva volontà di chiudere una vicenda sicuramente importante ma che probabilmente andava gestita in modo più partecipato e lineare”.