Regione Campania
Lungo le strade di Napoli circa diecimila tonnellate di rifiuti

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Cresce la tensione a Napoli e in provincia per il profilarsi all’orizzonte di un’ennesima crisi rifiuti. Secondo i dati resi noti oggi da Claudio Cicatiello, all’ultimo giorno di lavoro come presidente di Asia (società che gestisce i servizi di igiene ambientale in città, ndr), sostituito con Raphael Rossi, lungo le strade del capoluogo campano e della sua provincia ci sono poco meno di diecimila tonnellate di spazzatura.
Il sindaco Luigi De Magistris, che annuncia una forte accelerazione sul fronte della differenziata, nel sostituire Cicatiello, ha confermato Daniele Fortini come amministratore delegato. La sentenza emessa dal Tar Lazio lo scorso 31 maggio ha, di fatto, bloccato i trasferimenti dell’immondizia campana fuori regione: la carenza dell’impiantistica (siti di compostaggio e discariche), insieme alla decisione del tribunale amministrativo, ha ridotto sensibilmente le quantità di conferimento negli impianti e l’immondizia rimane per strada.
Non si esclude, di fronte all’assenza di segnali positivi da parte del Governo, la possibilità di una richiesta delle istituzioni locali di proclamazione dello stato di emergenza.
Timori ci sono anche sulla possibile decisione della commissione Ue di comminare una procedura di infrazione nei confronti della città di Napoli per il mancato rispetto della sentenza del 4 marzo del 2010 emessa dalla Corte di Giustizia Europea. In sostanza riflettori europei puntati sulla crisi 2007-2009 con conseguente blocco, fino a nuovo ordine, di 145 milioni di fondi.
Il commissario all’Ambiente Janez Potocnik, da Bruxelles, ha riferito che malgrado i miglioramenti finora riscontrati "c’é preoccupazione da parte della Commissione sulla situazione". Il presidente uscente di Asia Cicatiello, commentando la vicenda del decreto "antirifiuti", ha detto che, a suo parere, "prima di chiedere all’aiuto alle altre regioni dovrebbe essere indispensabile che la Campania trovi il modo di aiutarsi da sola". In sostanza, dice l’ex presidente di Asia, la Campania può, a differenza del 2007, "trovare soluzioni di conferimento all’interno dei confini regionali" e che "il presidente della Provincia Luigi Cesaro e il governatore della Campania Stefano Caldoro hanno a disposizione tutti i poteri per poter procedere alla soluzione definitiva del problema".
Secondo Cicatiello esistono impianti che possono essere utilizzati per consentire al ciclo integrato dei rifiuti di trovare compimento. A Napoli, città considerata da qualcuno simbolo dell’arte dell’arrangiarsi, i disoccupati formati attraverso il progetto Bros per l’impiego nei servizi di igiene ambientale e di bonifica, aguzzano l’ingegno e mettono in campo un’iniziativa dimostrativa. Armati di pale e sacchetti hanno ripulito i sottopassi del centro direzionale della città per dare un segnale all’assessore regionale al Lavoro Severino Nappi: "siamo pronti per svolgere la raccolta differenziata ‘porta a porta’ e anche la bonifica ambientale, compiti per i quali siamo stati formati". Ad aggravare la situazione, ancora decine e decine di roghi di rifiuti appiccati tra Napoli e la provincia.