POLITICA
Francesco Zoino (Idv): ‘Una giornata epocale’

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“Voglio esprimere, a nome dell’Idv, dei suoi iscritti e dei suoi simpatizzanti, – scrive iol segretario provinciale dell’Italia dei Valori di Benevento, Francesco Zoino – la mia grande soddisfazione per il raggiungimento del quorum e la riuscita del referendum. Non esito a dire che quella di oggi è una giornata epocale per il nostro paese. Era da più di un decennio che non si raggiungeva il quorum in un referendum abrogativo, uno strumento essenziale di espressione democratica il cui abuso, eccessivo e incoerente, ne aveva di fatto svilito la funzione. Invece, grazie a questa esaltante vittoria, esso torna a essere uno dei modi principali con cui un popolo decide per se stesso e attraverso il quale i cittadini riscoprono il valore della partecipazione.
L’Italia sta ritrovando lentamente, ma ineluttabilmente, la strada della democrazia. La strada, cioè, che porta a riappropriarsi dei beni comuni: l’acqua, i suoli, il territorio, l’ambiente. Nonché dei valori comuni, fondamentali per il nostro ordinamento, come il principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Tale era la posta in gioco, in questa tornata referendaria, e la battaglia, durissima, è stata vinta. Gli Italiani hanno così dimostrato di voler essere nuovamente protagonisti del proprio futuro.
Un futuro che dice addio ai quasi vent’anni di strapotere berlusconiano, con tutto il suo carico di autoritarismo, ingiustizia sociale, diseguaglianze, privilegi, povertà diffusa, malaffare, illegalità, scandali piccoli e grandi, inettitudine, prevaricazione, censure, servilismo. Perché con il voto espresso al referendum, inevitabilmente caratterizzato da coloriture politiche antigovernative, è evidente che il popolo italiano ha inviato l’ultimo avviso di sfratto al governo Berlusconi e alla sua maggioranza.
Un ringraziamento speciale va dunque a quanti hanno contribuito con il loro impegno a conseguire l’obiettivo. I militanti dell’Idv e degli altri partiti del centrosinistra, numerosissimi anche nelle nostra provincia, che hanno creduto nel successo del referendum e si sono adoperati da subito a raccogliere le firme per presentare i quesiti. Ma anche tutti i membri dei comitati per l’acqua pubblica e del no al nucleare, che, nelle forme dell’autorganizzazione dal basso, su tutto il territorio nazionale, hanno spinto, mediante una martellante campagna comunicativa, gli elettori ad andare ai seggi. È stata, questa, una grande mobilitazione popolare, che non ha avuto padri né capi, ma solo fratelli e sorelle, e i cui frutti saranno giustamente goduti dall’intera collettività”.