Mazzoni e Izzo: “Abbiamo deluso e dobbiamo cambiare, basta personalismi’

L’onorevole Erminia Mazzoni, europarlamentare del Pdl, ha inauguratato, in via del Pomerio 7 una nuova struttura logistica, che supera il concetto di segreteria politica per diventare un luogo di aggregazione e confronto tra i cittadini e il mondo della politica.
Obiettivo dell’on. Mazzoni, attraverso questa nuova sede, che si pone come punto di aggregazione della società civile, che “non può essere considerata solo alla vigilia delle elezioni, ma deve fondersi con la vita dei partiti”, è quello di coinvolgere soprattutto i giovani. A tal fine saranno organizzati seminari e incontri con il supporto degli amministratori locali. Quella di via del Pomerio 7 sarà anche la sede della Fondazione Magna Carta Campania, il cui presidente è il senatore Gaetano Quagliariello.

L’europarlamentare ha illustrato anche un’iniziativa, d’ispirazione europea, che dovrebbe risolvere l’impasse creata dalla doppia sede della Scuola di Magistratura al Sud (se la contendono Benevento e Catanzaro), a tutto vantaggio della città sannita. Con la delegazione italiana al Parlamento europeo, la Mazzoni ha presentato, con l’adesione anche di Mastella, un progetto politico che mira a conferire alla Scuola di Magistratura di Benevento una vocazione europea. Un punto in più che porterebbe Benevento ad essere favorita rispetto a Catanzaro.
Altra iniziativa, mirante a testimoniare l’impegno della Mazzoni per la sua terra, è l’incontro che avrà lunedì con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, insieme alla Commissione Prospettive Finanziarie della Comunità Europea, per discutere e definire una strategia di politica nazione in sinergia con le prospettive di sviluppo che offre l’Europa.

La conferenza stampa, a cui hanno preso parte, accanto all’on Mazzoni, anche il sen. Izzo, l’on. Formichella e l’avv. Tibaldi, mentre tra il pubblico sedevano anche alcuni consiglieri di Tèl, è stata l’occasione per una riflessione sul voto, ma soprattutto sullo stato di salute del Pdl nel Sannio.

Necessario, alla luce anche del risultato elettorale della coalizione di centro destra, frutto per l’europarlamentare di “una mancanza della proposta politica”, operare un cambiamento dal basso. “Quando i nuovi vengono indicati dall’alto”, ha dichiarato la Mazzoni, “non è un cambiamento ma solo un prosieguo del passato”. In questa campagna elettorale, per la Mazzoni, la grande assente è stata soprattutto la politica, intesa come offerta programmatica, in tutti gli schieramenti in campo.
Grave carenza della coalizione del Pdl: quella di non essere riuscita ad intercettare i consensi degli elettori di centro destra.
 
Necessaria una riflessione, anche per il sen. Mino Izzo, per capire in quale direzione si stia andando, aprendo una fase di modifica del partito e restituendo ai cittadini il diritto di esprimere i propri dirigenti. Superare i personalismi individuali e smettere, ha ammonito Izzo, di “mettere il cappello sopra ogni cosa”, rivendicando la paternità o la maternità delle idee, altrimenti “il Pdl non ha ragione di essere”. Figlio di nessuno intanto sembra essere la decisione della composizione delle liste e il primato, poco piacevole, ricordato da Tibaldi, con un sorriso teso: “abbiamo raggiunto il record di 61 candidati a voti zero.” A fargli da eco, con una battuta un po’ sotto voce, il sen. Izzo “ma le hai fatte tu le liste, eh?!”, lasciando intendere quello che per tutta la conferenza non è mai trapelato, ma era chiaro in ogni silenzio, in ogni parola o battuta: le colpe della coordinatrice provinciale Nunzia De Girolamo per lo scarso risultato elettorale.

Il senatore Izzo si è rivolto ancora a Tibaldi, che era stato il candidato sindaco della coalizione di centrodestra, scelto forse un po’ troppo in ritardo, e agli amici in sala, a quegli amici che “non hanno potuto (sottolinea più volte questa parola), ritrovarsi in una coalizione tutti insieme.”

E proprio quando, sollecitati dalla stampa, Izzo e la Mazzoni erano in procinto di esporre posizioni più chiare sull’individuazioni di responsabilità di questa debaclè elettorale, (la colpa è o no della De Girolamo?), ecco entrare nella sala, con un tempismo unico, proprio lei, l’energica Nunzia, che di tutto punto dichiara “dobbiamo riunire le forze e superare i personalismi”.
Gli stessi personalismi invocati anche nella prima parte della conferenza. Salvo poi aggiungere: “Però non possiamo preoccuparci di chi crea movimenti politici e associazioni a latere”. Si scopre anche che la coordinatrice provinciale tutte quelle liste nella coalizione proprio non le voleva, ma, visto che siamo in democrazia, ha “accolto le richieste di altri”. Ammette la tempistica un po’ lenta, “abbiamo ritardato troppo la creazione della coalizione, ma perchè abbiamo dovuto aspettare gli alleati”.
E su eventuali errorri commessi proprio nelle scelte degli alleati, la De Girolamo si tira fuori, deputando a rispondere il coordinatore cittadino, e dichiara: “Io rispondo come coordinamento solo a livello provinciale”.

All’ingresso della coordinatrice provinciale cambiano un po’ i toni. Tranne del Sen. Izzo, che sbotta. La De Girolamo annuncia che un’analisi dettagliata del voto si farà lunedì in conferenza stampa. Repentina arriva la bacchettata di Mino Izzo, che ammonisce: “Un partito serio le analisi del voto le fa tra la dirigenza prima, con la stampa poi”. E poi affonda nell’orgoglio della coordinatrice provinciale: “Zero voti li ha presi anche il Pdl. Sarebbe stato opportuno verificare che almeno i candidati fossero di Benevento. Maggiore attenzione. Ma forse erano troppo presi dalla polemiche nel centrodestra”

La percezione è che Pdl si respira aria di rinnovamento. Ma ogni decisione è rimandata a lunedì, quando si sapranno i vincitori del ballottaggio di Milano, ma soprattutto di Napoli. Intanto Izzo si affida alle alte sfere: “Credo nella provvidenza del Signore per vincere ai ballottaggi”.

Erika Farese