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L’assalto dell’eolico al Monte Coppe

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“Le multinazionali del vento lanciano un nuovo attacco alle nostre montagne del Matese Sud-Orientale (in provincia di Benevento) ancora libero dalle installazioni di impianti eolici. E’ appena il caso di ricordare che l’area di Monte Coppe non è un territorio adatto a tali impianti perché i venti non sono adeguati ed il terreno è estremamente rugoso – il che non permette di produrre energia rispetto alle potenzialità degli aereo generatori (anche se ciò che si cerca di produrre non è certo energia pulita ma probabilmente “Certificati verdi” da vendere ai produttori di energia sporca derivante da carbone e petrolio).
Questi sono i motivi fondamentali per cui si ritiene inutile, dannoso e controproducente impiantare impianti eolici su Monte Coppe che è territorio vocato alla produzione di altre “energie” quali l’acqua, l’allevamento, il turismo e così via.”: così scrive in una nota, Giuseppe Fappiano, componente dell’associazione politico-culturale “Da sempre per Cerreto”.
“E’ notizia di questi giorni – prosegue – che tra maggio e giugno saranno convocate le Conferenze di Servizio presso la Regione Campania per verificare la fattibilità delle richieste di installazione di pali eolici per circa 1.500 MegaWatt in tutta la provincia di Benevento.
Gli impianti industriali di produzione di energia eolica presentati alla Regione Campania riguardano più comuni e precisamente:
Cerreto Sannita 72 MW
Morcone 64 MW
Pontelandolfo/Morcone 56 MW
Pietraroja 90 MW
San Lupo 102 MW
per complessivi 404 MW che, tradotti in termini di numero di generatori installati, saranno, appunto, 404 torri.
Torri di acciaio di 120 metri di altezza le cui fondazioni avranno un diametro di 10 metri per 25 metri di profondità.
Le multinazionali del vento continuano imperterrite nella loro ricerca di trovare terreno fertile nelle amministrazioni comunali offrendo loro soldi freschi e sicuri allettate per risanare i grami bilanci. I comitati spontanei nati per contrastare le installazioni sulle nostre montagne sono già in fibrillazione ed alcuni, benché avessero già vinto alcune cause contro le multinazionali, si ritrovano a dover ancora una volta attivarsi per evitare lo scempio.
Cerreto non è stata immune da questo attacco indiscriminato delle multinazionali.
E’ dell’anno scorso l’ultima installazione di un anemometro sul Monte Coppe e non appena questo fu installato, come gruppo di minoranza “da sempre per Cerreto” ci preoccupammo e protestammo vivacemente in consiglio comunale in cui presentammo anche una interrogazione consiliare all’allora sindaco Pasquale Santagata che non ha mai risposto.
Quell’anemometro è ancora lì pericolosamente penzolante e in parte divelto senza che nessuno si sia preoccupato di rimuoverlo. Forse dobbiamo aspettare succeda qualche “disgrazia annunciata” affinché quel “palo di acciaio” sia definitivamente rimosso.
Resta il fatto che ad oggi l’amministrazione di Cerreto Sannita continua a fare orecchie da mercante sulla questione dell’eolico sul nostro territorio.
Forse ha in progetto di risanare le casse del comune, abbondantemente devastate dall’amministrazione Santagata/Barbieri, devastando anche e definitivamente Monte Coppe?.
Noi, comunque, non staremo fermi come l’amministrazione Santagata e ci attiveremo presso i comitati “anti-eolico” e presso le amministrazioni comunali affinché Monte Coppe sia preservata dall’aggressione dei pali eolici che devasterebbe irrimediabilmente le nostre montagne”.