Sindacati
‘L’Etac ha sconvolto unilateralmente l’organizzazione del lavoro’

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Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil e Ugl Trasporti, con una nota indirizzata al Prefetto di Benevento e alle maggiori autorità istituzionali del settore trasporti in provincia e regione Campania, lamentano che “atti unilaterali disposti con ordine di servizio n. 1 e n. 2 dall’azienda E.T.A.C. s.r.l. sconvolgono in maniera drastica l’organizzazione del lavoro” e per questo motivo “chiedono un incontro urgente per ripristinare condizioni legittime di lavoro, poiché nel corso di una riunione aziendale che la E.T.A.C. ha considerato di natura informativa, è stato impossibile discutere ed eventualmente concordare l’organizzazione del lavoro”.
“Prima di questa riunione – ricordano i sindacalisti firmatari: Finozzi, Maffei, Fantasia, Stravato, D’Alessio, Rapuano, Patrone e Muraglia – erano state consegnate ai lavoratori interessati le lettere con le nuove disposizioni di servizio. Ebbene, si contesta all’azienda E.T.A.C. s.r.l. non solo l’unilateralità dei provvedimenti, ma anche il mancato rispetto delle normative contrattuali, delle leggi e regolamenti che governano il settore”.
“La situazione drammatica che si è ultimamente abbattuta sul TPL sta avendo ripercussioni ancor più tragiche sul nostro territorio, considerata la sua intrinseca fragilità e debolezza; non c’era assolutamente bisogno di questi atti precipitosi e impulsivi, nel mentre sarebbe stato necessario trovare soluzioni condivise e ponderate. Pur comprendendo la costrizione dell’azienda a sottoscrivere il Contratto di servizio a condizioni diverse dal precedente, per effetto dei tagli previsti dalla delibera regionale n° 964 del 30/12/2010, è inimmaginabile che si risponda in questo modo; siamo preoccupati delle conseguenze che possono avere sui lavoratori e sul servizio; abbiamo sempre tenuto in questo periodo di grande confusione e di tensioni un forte senso di responsabilità che continueremo ad avere sempre, mantenendo, pur in questo momento di difficoltà, nervi saldi e buon senso.
Al contrario non vediamo lo stesso atteggiamento da parte aziendale. Per tutti questi motivi chiediamo con urgenza l’incontro – concludono le parti sociali – per evitare inutili e controproducenti preoccupazioni e inquietudini che servirebbero solo ad inasprire le relazioni tra le parti e ricadute pesanti sull’espletamento del servizio”.