Sindacati
Intesa sul riparto del Fondo Nazionale Sanità

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La Cisl Campania valuta come un passo avanti importante l’intesa sul riparto del Fondo Nazionale per la Sanità, raggiunta grazie all’attivismo della Regione Campania. L’accordo, infatti, dovrebbe comportate un “recupero” di un cifra stimata in 174 milioni di euro per quest’anno e l’impegno a utilizzare criteri integrativi rispetto a quello basato esclusivamente sull’età anagrafica per un ripartizione più equa negli anni a venire, come il sindacato chiede con forza da tempo.
Contestualmente la Cisl ritiene necessario accelerare sulle questioni relative alla sanità che richiedono un impegno diretto delle Istituzioni sul territorio, a cominciare dalla riorganizzazione della rete ospedaliera e dalla rimodulazione dei ticket secondo criteri progressivi di reddito, così che chi è meno abbiente paghi nulla o poco e chi ha redditi più alti paghi di più.
«La battaglia per una ripartizione più equa del fondo sanitario nazionale vede da tempo la Cisl in prima linea – ha ricordato Lina Lucci, Segretario generale Cisl Campania – da ultimo anche con una raccolta di firme avviata sull’intero territorio regionale. Ottenere una distribuzione equa dei fondi da Roma è essenziale ma non basta. Come abbiamo chiesto con forza anche in occasione della mobilitazione generale di sabato scorso, è necessario rispondere concretamente e in tempi brevi su: la riorganizzazione della rete ospedaliera, la rimodulazione dei ticket secondo criteri di progressività del reddito, una legge per l’istituzione del fondo per la non autosufficienza e la relativa copertura finanziaria, la valorizzazione e il potenziamento del ruolo e delle funzioni dei distretti e dell’intera rete dei servizi territoriali, una corretta politica per il personale e la stabilizzazione del personale precario, una maggiore regolarità dei flussi economici verso le aziende private per assicurare la salvaguardia dei livelli occupazionali. È necessario partire con il tavolo sullo stato dell’arte dei piani attuativi, da cui dipendono a cascata le altre scelte – ha concluso Lucci – confidiamo, pertanto, in una rapida convocazione, secondo l’impegno ribadito dal Presidente Caldoro anche in occasione della riunione sullo Sviluppo che si è tenuta lo scorso 18 aprile».