Regione Campania
Farmacie, no alla liberalizzazione di turni ed orari

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Il Consiglio Regionale della Campania,, nella seduta di ieri, ha anche iniziato l’esame della proposta di legge, a firma dei consiglieri del gruppo del PdL, che abroga l’art. 2 della legge regionale 1° dicembre 2010 n. 15, ovvero la norma che ha introdotto la liberalizzazione degli orari e dei turni delle farmacie.
“La liberalizzazione dei turni e degli orari delle farmacie non ha comportato effetti positivi in termini di ampliamento dell’offerta delle prestazioni; essa ha, invece, determinato la carenza di servizi farmaceutici nei territori meno remunerativi sul piano commerciale dato che non è stata garantita un’adeguata copertura del servizio” – ha spiegato il presidente della Commissione regionale sanità, Michele Schiano di Visconti (PdL), introducendo all’aula il provvedimento.
Alla luce dei diversi emendamenti presentati al provvedimento, tra i quali numerosi a firma del consigliere di Noi Sud, Raffaele Sentiero, sul tema è intervenuto il consigliere Angelo Polverino (PdL) per evidenziare che “la norma sulla liberalizzazione delle farmacie è stata un grave errore da parte di questo Consiglio regionale perché, in alcune aree territoriali, è divenuto impossibile trovare una farmacia aperta. Non si tratta di combattere una guerra tra pro e contro farmacie” – ha sottolineato Polverino – sollecitando maggioranza e opposizione “a dimostrare senso di responsabilità nei confronti di tutti i cittadini campani che hanno diritto al servizio farmaceutico ovunque essi abitino”. “Sono d’accordo con Polverino – ha commentato Nicola Caputo (Pd) – e ricordo di aver votato, come pochi altri, contro la norma sulla liberalizzazione”. Condivisione è stata espressa dalla consigliere dei Popolari per il Sud, Sandra Lonardo, secondo la quale “il problema della mancata apertura delle farmacie colpisce soprattutto le aree interne privando gli abitanti di tali aree del diritto alla salute” e dal consigliere Luciano Schifone (PdL) che ha annunciato la presentazione di una proposta di legge organica sulla materia. “E’ positivo che la maggioranza si sia resa conto dell’errore commesso – ha sottolineato il capogruppo del Pd Peppe Russo – e che oggi intenda porre rimedio a questo grave disservizio”.