POLITICA
Faccia a faccia tra il Sindaco Pepe e il Senatore Viespoli

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“Paradossalmente Pepe è candidato anche grazie a me, il Pd non voleva Fausto Pepe. Mi sono incontrato, qualche tempo fa, con il Pd nella persona di Umberto Del Basso De Caro, il quale è venuto da me, per trovare un accordo al fine di candidare come sindaco del Pd un uomo dell’amministrazione Pepe (Iadanza)”.
Lo ha rivelato il sen. Pasquale Viespoli nel corso della trasmissione Dentro i fatti, in onda questa sera alle 20 ed in replica domani alle 21.30 su Telebenevento. L’attuale primo cittadino, esponente del Pd, Fausto Pepe ha risposto: “Sono soddisfatto di essere il candidato del centrosinistra. Fare il sindaco di Benevento per me è sempre stato un onore anche se non è semplice, allo stesso tempo non temo le elezioni avendo la sicurezza di ciò che ho realizzato, perchè io rappresento una coerenza, una dignità e lavoro solo per la città”.
I due aspiranti primi cittadini si sono confrontati sui temi dell’urbanistica, sulla necessità della riqualificazione della città, sulla crisi economica e sulla mancanza di lavoro nel Sannio e sul Puc.
Su quest’ultimo punto Viespoli ha detto “è un paradosso e allo stesso tempo ne fa di questo una riflessione positiva la non approvazione del Puc da parte della giunta D’Alessandro e della giunta Pepe”.
Il sindaco Pepe ha enfatizzato i vari passaggi: “Sull’urbanistica non temo confronti, è stato redatto un piano, si sono avuti decine e decine di momenti di ascolto e di confronto sia con associazioni, sia con esperti, sia con cittadini. Quello di d’Alessandro non fu approvato nemmeno in giunta, il nostro, approvato in giunta, oltre a campagne di ascolto è passato anche nella commissione consiliare competente”.
Battibecco tra i due quando si è parlato di trasformismo in politica, della compagine che sostiene Nardone e degli ultimi fuoriusciti della maggioranza. “L’uscita dei socialisti e di altri dalla maggioranza, dopo averli sostenuto per cinque anni, è un problema di chi li riceve”, ha dichiarato Fausto Pepe.
Il sen. Viespoli ha poi motivato la sua decisione di essersi alleato con Mastella e Nardone “per colpa del PdL che si è autoisolato e arroccato e quella messa in campo è la costruzione di un’alternativa all’attuale giunta di governo in cui le parti si sono messe insieme creando convergenze politiche”.