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CRONACA

Stalking e violenza domestica, denunciato un quarantottenne

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I Carabinieri della Stazione di San Bartolomeo in Galdo, dopo una serie di accurati accertamenti, hanno denunciato un uomo di Castelfranco in Miscano, L.S., un quarantottenne, pregiudicato e al momento senza lavoro, per una lunga serie di reati di violenza domestica commessi nel corso del tempo, commessi nei confronti della moglie, insieme ai suoi due figli. La donna, una quarantaduenne originaria di Roseto di Valfortore ma sposata con l’uomo di Castelfranco, è stata la principale vittima di una lunga serie di maltrattamenti, lesioni e persecuzioni vere e proprie messe in atto dall’uomo nel corso di una convivenza sempre più burrascosa e violenta.

La triste vicenda nasce nel piccolo centro di Castelfranco in Miscano, in cui la coppia viveva insieme ai loro tre figli, e dove la donna aveva subito per anni, in silenzio e con muta rassegnazione, le violenze coniugali, senza mai ricorrere all’aiuto di sanitari, di assistenti sociali o delle Forze dell’ordine, sopportando tutto ciò che il marito faceva, a lei e ai figli, anch’essi oggetto di percosse e minacce. A seguito della morte prematura di uno dei figli della coppia, avvenuta nel 2009, la situazione era divenuta ancora più pesante e pericolosa, in quanto l’uomo era diventato sempre più violento nei confronti della moglie e dei figli, al punto che quest’ultima prendeva l’estrema decisione di scappare dal tetto coniugale, per evitare il peggio.

Da settembre dello scorso anno, proprio per sfuggire alle continue violenze del marito, la donna si era trasferita a San Bartolomeo in Galdo, ma dopo poco tempo il suo incubo era ricominciato, in quanto il marito veniva sempre più spesso a trovarla nel centro fortorino, e l’esito degli incontri aveva purtroppo un copione ormai scontato: schiaffi, pugni, calci, capelli strappati e minacce sempre più pesanti, per costringere la donna a ritornare con lui nell’abitazione di Castelfranco. Le violenze sono continuate fino a quando la donna, ormai esasperata e lucidamente convinta che il suo supplizio non avrebbe mai avuto fine, dopo l’ ennesima lesione patita, si è decisa a rivolgersi ai Carabinieri, che hanno immediatamente raccolto la denuncia e dato il via alle indagini del caso. Sono state sentite diverse persone sia a Castelfranco che a San Bartolomeo, ma ovviamente le testimonianze più dirette e più eclatanti sono venute proprio dalla donna e dalla propria figlia, che benchè minorenne, è stata in grado di spiegare ai militari operanti, seppur con il suo linguaggio infantile, i soprusi e le violenze che era stata costretta a subire nel corso del tempo, con la paura onnipresente di essere picchiata. La bambina ha raccontato che le ultime volte che il padre era venuto a trovare la famiglia a San Bartolomeo, anche nel corrente mese di marzo, lei era così spaventata da scappare di casa per non farsi trovare, perché aveva paura di essere picchiata insieme alla madre.

Gli accertamenti dei Carabinieri sono partiti da un episodio specifico, avvenuto all’incirca la settimana scorsa, quando, dopo essersi incontrati presso la villa comunale di San Bartolomeo in Galdo, la famiglia si è riunita presso l’abitazione della moglie, dove sono cominciati a volare gli ennesimi schiaffi, pugni, calci e minacce nei confronti della donna, e dove anche la figlia, impietrita dal terrore, è stata raggiunta da uno schiaffo al volto che l’ha fatta sanguinare per lungo tempo. In quest’occasione è stato provvidenziale l’intervento dei Carabinieri, nel frattempo avvisati della lite in famiglia dal figlio maggiorenne, che era riuscito a scappare alle ire del padre e che, dopo essere stato minacciato di morte dal violento genitore, aveva deciso di chiedere l’aiuto dell’Arma locale, che intervenuta sul posto, fermava e identificava l’uomo, faticando non poco per riportarlo alla calma, e poi per fargli abbandonare l’abitazione.

Dopo aver accompagnato la donna alla Guardia medica di San Bartolomeo in Galdo per le medicazioni del caso, l’hanno invitata ad andare in caserma per formalizzare le denunce del caso, cosa che la donna ha fatto il giorno successivo, non prima di essersi fatta prestare le necessarie cure presso l’Ospedale della vicina Lucera, perché le lesioni patite erano state più pesanti del previsto. I Carabinieri di San Bartolomeo in Galdo, diretti dal Comandante della Stazione, Luogotenente Maurizio Altieri, dopo tutti gli accertamenti e i riscontri di rito, hanno denunciato a piede libero l’uomo per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni, minacce e Stalking, ovvero per atti persecutori.

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