CULTURA
Il Conservatorio sannita in ‘trasferta musicale’ ad Arzano

Ascolta la lettura dell'articolo
Conservatorio di Benevento “in missione musicale” per l’inaugurazione dell’antico organo della Chiesa di Sant’Agrippino in Arzano, importante patrimonio storico e culturale restituito alla città napoletana e all’intera regione Campania. C’è stata infatti una grande affluenza e partecipazione di pubblico ed autorità al concerto con protagonisti i docenti e gli allievi dell’Istituto sannita di Alta Formazione Musicale: la Scuola di Organo e Composizione organistica del Maestro Mauro Castaldo, la Scuola di Sassofono del Maestro Paolo Rigliari, assieme a Rachele Parisi, docente di Pianoforte principale al suo debutto come organista, hanno tracciato le coordinate della serata con un programma che ha spaziato da pagine di Bach, Pachelbel e Zipoli sino a brani dei compositori sanniti Giovanni Salvatore e Carmine Giordano.
Rachele Parisi ha proposto “Denn du wirst meine Seele nicht in der Holle lassen” dalla Cantata BWV 15 di Bach e Postcommunio (da Sonate di intavolatura per organo) di Domenico Zipoli; il Quartetto di Sax del “Nicola Sala”, composto da Pasquale Cesare, Pasquale Saccone, Antonio Compare e Ivan Lepore, ha eseguito il Ricercare settimo di Salvatore; Luigi Zanni ha proposto la Toccata in re minore di Pachelbel e Voluntary di Gibbson. Sempre lo studente Luigi Zanni e il quartetto di sassofoni hanno eseguito tre brani di Giordano nella revisione e strumentazione di Lucia Salerno. Fabio Cesare, al sax soprano e Luigi Zanni all’organo hanno proposto la Pavana di Byrd. Mauro Castaldo ha disegnato all’organo l’Andante dall’Orgelkoncert op. 4 n. 1, il M° Paolo Rigliari al sax alto e il M° Mauro Castaldo hanno chiuso il concerto con la mirabile esecuzione dell’Aria (1936) del compositore francese Eugène Bozza.
“Il concerto – ha riferito il parroco don Luigi Bosso – è stato coinvolgente ed apprezzato dal folto pubblico, anche grazie alla scenografia del maestro fotografo Sergio Ricci, che ha creato suggestivi effetti delle luci e immagini che sono state proiettate sul maxischermo montato sull’altare maggiore. La manifestazione – ha aggiunto il parroco – ha avuto un momento di grande intensità durante l’esecuzione dell’ultimo brano previsto in programma, dove la grande professionalità dei maestri Castaldo e Rigliari e le note dell’organo e del sax hanno entusiasmato gli intervenuti”.