POLITICA
Decreto Milleproroghe. L’on Scilipoti interviene sul provvedimento “Salva-banche”

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“Il provvedimento (il comma 9 dell’art. 2 quinquies) di cui beneficerebbero i gruppi bancari prevalenti del nostro Paese: Intesa San Paolo, Unicredit Banca di Roma,Gruppo Monte Paschi di Siena, Unipol ed altri, per altro anche soci di controllo dell’azionariato della Banca d’Italia – per la sua struttura, non rientra assolutamente tra quelli tipici o richiesti dal Milleproroghe, poiché costituisce norma interpretativa del codice civile che presuppone una specifica proposta legislativa". E’ il commento dell segretario nazionale del Movimento di Responsabilità Nazionale, l’on. Domenico Scilipoti, in riferimento alle ultime battute e retroscena concernenti l’usura bancaria e il decreto Milleproroghe.
"La sua definitiva approvazione – continua il deputato MRN – renderà nulle le numerose sentenze della Cassazione, con cui, a far data dal 1996, ha statuito la illegittimità degli interessi bancari applicati con riferimento agli usi di piazza, e dal 1999 l’illegittimità dell’anatocismo e delle commissioni di massimo scoperto, insieme alle valute difformi rispetto alle date delle operazioni annotate. Il provvedimento di interpretazione, per come inserito nel Milleproroghe – prosegue Scilipoti – ove approvato definitivamente, costituirà un autentico colpo di spugna allainnovativa giurisprudenza della Suprema Corte, e un autentico regalo al sistema bancario non inferiore a 50 miliardi di euro, poiché inibirà tutti gli aventi diritto a potere reclamare l’usura subita dalle Banche insieme alla restituzione del maltolto e, beffa peggiore, esporrà imprese e cittadini che hanno attivato giudizi contro gli istituti di credito a condanne certe di risarcimento".