SOCIETA'
Una donna, tre dignità

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Oggi, guarda caso proprio alla vigilia di un appuntamento laico e di consumo, amato ed aborrito, discusso e metabolizzato, come San Valentino, si confrontano in luoghi – ovviamente differenti – della città le donne della politica e della società sannita. Una mobilitazione che, nel complesso, affonda le radici soprattutto nell’escalation di notizie inerenti le vicende giudiziarie più recenti del premier Silvio Berlusconi: lo spaccato venuto fuori dalle intercettazioni e dalla ricostruzione dei magistrati delle condotte dell’uomo, da un lato, la difesa in termini procedurali, di violazione della privacy e di giudizio moraleggiante e da bacchettoni, dall’altro.
Però, che strano. Quando si parla di “dignità” delle donne, tale il tema sul tappeto per sintetizzare (forse colpevolmente) lo sciame di eventi odierni, le donne si dividono in tre: la dignità del centrodestra, la dignità del centro, la dignità del centrosinistra.
La discussione sulla prima verrà affidata, per restare a temi con un appiglio sannita, alla deputata Nunzia De Girolamo che, stasera ospite della trasmissione “In Onda”, su La7, alle 20.30, ne dibatterà confrontandosi ovviamente con altre colleghe di Palazzo, mentre in loco ieri si è espressa la responsabile provinciale delle donne Pdl, Giovanna Razzano (“l’indignazione solo come mero strumento per colpire il presidente Berlusconi”).
Il luogo è la piazza mediatica.
La discussione sulla seconda dignità è affidata, in città, al “genio femminile” (dal titolo della manifestazione) delle donne dell’Udc, la cui “proposta ha un sapore diverso e vuole parlare alle donne che non amano la piazza e che da sempre fanno della domenica il vero e proprio capolavoro del genio femminile. Le nostre parole chiave sono: creatività e solidarietà, normalità e discrezione, quotidianità ed efficacia”.
Il luogo è il reparto di Ginecologia e Pediatria dell’ospedale Rummo, con il cappellano al seguito.
La discussione sulla terza dignità si animerà nel ritrovo pomeridiano al corso Garibaldi, dove un variegato associazionismo, parti sociali e partiti politici aderenti – e si presuppone senza vessilli – porteranno avanti non un solo tema di riaffermazione e di lotta, ma un crogiolo di istanze – moralità, etica, crisi, precariato, ecc. – . Correndo il solito rischio del frazionamento (chi è più a sinistra di chi, e così via).
Il luogo è la piazza (Torre).
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Riepilogo: una donna, tre luoghi, tre dignità.