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Progetto integrazione rifugiati politici eritrei di San Lupo. Il Ministero lo assegna a Connecting People

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Venerdì scorso il Ministero dell’Interno, dopo un’analisi delle offerte tecniche in merito al progetto di accoglienza ed integrazione di rifugiati politici eritrei di San Lupo, denominato “Piccoli Comuni Grande Solidarietà” ha confermato l’assegnazione del bando pubblico di gestione a Connecting People. Tale decisione ha scatenato le proteste di Legambiente valle telesina che, in una nota fa sapere: “Ottemperando in senso stretto alle sentenze, il Ministero ha confermato quei punteggi dati nella prima aggiudicazione, annullata da una sentenza del TAR del Lazio e dal Consiglio di Stato a seguito di un ricorso presentato da Legambiente, arrivata seconda nell’aggiudicazione del bando.
Nei prossimi giorni presenteremo un altro ricorso al TAR del Lazio contro questa nuova assegnazione del progetto”.
“Una situazione grottesca, illogica e difficilmente comprensibile, ha commentato Grazia Fasano, presidente di Legambiente valle telesina – tanto più con un avvio di gestione di Connecting People nei primi otto mesi di progetto tutt’altro che incoraggiante, come hanno evidenziato le proteste dei rifugiati, lo sciopero della fame e il fatto che molti ospiti siano andati via in cerca di quei servizi mai o non sufficientemente erogati, nonostante un finanziamento record di oltre due milioni di euro in due anni.”
Sulla vicenda è intervenuta anche Rossella Muroni, direttore nazionale di Legambiente:
“I piccoli comuni sono luoghi di primaria importanza per il nostro Paese, progetti di questa natura sono una delle tante occasioni per sostenere i piccoli centri italiani, che troppo spesso rischiano di morire. Un’occasione unica per coniugare le esigenze e i bisogni dei rifugiati con quelli delle comunità locali, a patto che siano ben gestiti”.