CRONACA
Danneggiamento di un mezzo della Comunità Montana, denunciati quattro minorenni

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I Carabinieri della Stazione di Colle Sannita, al termine di una lunga serie di accertamenti e di riscontri, hanno denunciato per danneggiamento quattro minorenni, giovani studenti di sedici anni, tutti nati e residenti a Castelpagano, poiché nella notte fra il 15 e il 16 novembre scorsi, avevano danneggiato un fuoristrada di proprietà della Comunità montana del Taburno. Al mezzo, una Fiat Campagnola, regolarmente parcheggiata sulla pubblica strada, nei pressi della vecchia sede operativa dell’ente,erano stati divelti entrambi gli specchietti retrovisori, ridotti in frantumi i finestrini laterali anteriori, la fanaleria e le frecce, ed infine forato un pneumatico.
Ai militari operanti questo tipo di danneggiamento era apparso da subito abbastanza insolito, più frutto di un atto vandalico che di un gesto premeditato: di fatto, una bravata senza altre motivazioni sottese. I Carabinieri, in sede di sopralluogo, avevano inoltre colto un elemento importante: vicino ai finestrini rotti, vi erano alcune tracce di sangue, visibili anche su una delle portiere delle macchina, segno evidente che qualcuno doveva essersi ferito. Di qui una serie di accorti accertamenti sugli autobus delle scolaresche che la mattina si affollano di studenti, nonché gli altri luoghi di ritrovo dei ragazzi del luogo, hanno permesso di individuare un ragazzo con una ferita alla mano compatibile con il danneggiamento effettuato. Il giovane ha ammesso di aver partecipato, insieme ad altri tre amici, al danneggiamento del mezzo, senza un motivo particolare. I Carabinieri hanno subito avvisato i genitori dei ragazzi, nonché il responsabile della Comunità montana in questione, che aveva in custodia il mezzo danneggiato, giungendo ad una soluzione che permetterà ai quattro di ragazzi di cavarsela senza troppi danni, in quanto il reato è procedibile a querela di parte: questa era già stata proposta all’epoca della denuncia sporta ai Carabinieri di Colle sannita, ma il citato responsabile ha promesso di rimetterla, quindi di rinunciare alla punizione giuridica dei quattro giovanissimi, poiché i loro genitori si sono dichiarati da subito disposti a risarcire ogni danno alla Comunità montana.