Sindacati
Comunità Montana del Taburno, la Uil contro il capo dell’area tecnica: “Non ha i requisiti”

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Il segretario responsabile della Uil Federazione Poteri Locali di Benevento comunica di aver inviato alla procura regionale della corte dei conti della Campania, al dipartimento della funzione pubblica, all’ispettorato della ragioneria generale dello stato, alla guardia di finanza di Benevento, alla procura della repubblica di Benevento, all’autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture la seguente nota relativa alla gestione dell’area tecnica alla Comunità Montana del Taburno.
“Si segnala – scrive Pagliuca – che presso la Comunità montana “Taburno”, con sede in Frasso Telesino (BN), il presidente Libero Maria Sarchioto, pur amministrando un ente con un dipendente appartenente al ruolo unico dirigenziale (il segretario generale), ha nominato a capo dell’area tecnica l’agrotecnico diplomato Carmine Falco.
Tra i compiti degli agrotecnici diplomati – spiega il sindacalista – non vi è quello della direzione dell’area tecnica di un comune o di una comunità montana, ma solo quelli indicati dal collegio nazionale degli agrotecnici diplomati e degli agrotecnici laureati.
Il predetto agrotecnico, invece, si è messo in testa di poter svolgere i compiti che furono dell’ing. Antonio Melisi (poi licenziato con provvedimento disciplinare), inquadrato – come il segretario generale dell’Ente Gennaro Pezone – nel ruolo unico dirigenziale! Una delle perle dell’agrotecnico Carmine Falco è stata quella di approvare un elenco di imprese di fiducia, con determinazione n. 2 del 7.09.2010, e senza approvare un preventivo regolamento comunitario, decide quali di esse invitare per ogni singolo appalto o lavoro!
Il predetto agrotecnico – continua Pagliuca – approva gli elenchi delle imprese di fiducia, inoltra le lettere per invitare le ditte, aggiudica i lavori, progetta, dirige i lavori e si liquida gli incentivi di cui all’art. 92 del D.Lvo n. 163/2006! Un altro profilo di illegittimità è quello che, in un ente con dirigenti, la nomina dei titolari di posizione organizzativa non compete al presidente o al sindaco, ma al/ai dirigente/i.
Inoltre, anche se il presidente avesse voluto nominare un dirigente, ai sensi dell’art. 107 del T.U. n. 267/2000, lo doveva scegliere sempre tra coloro che rivestono il ruolo unico dirigenziale e mai tra i dipendenti diplomati di categoria D! Infine, la Comunità montana “Taburno” non approva il bilancio di previsione dal 2008 poiché si ritrova in grave squilibrio finanziario e non provvede al riconoscimento dei numerosi debiti fuori bilancio. Si prega, pertanto, di intervenire immediatamente al fine di evitare che i danni prodotti all’Ente arrivino a un punto di non ritorno”.
Il responsabile della Uil Fpl di Benevento, Antonio Pagliuca, tiene ad aggiungere: “La situazione della comunità montana del Taburno è arrivata a un punto di non ritorno. In particolare la gestione dell’area tecnica ha bisogno di una svolta immediata considerato che tutte le operazioni che si svolgono non sono conformi al testo unico degli enti locali e ai contratti nazionali di lavoro.
Il profilo delle responsabilità contabili è di un livello non più ammissibile, tenuto conto dell’enorme ammontare dei debiti fuori bilancio. Per questo – conclude Pagliuca – abbiamo chiesto l’intervento delle autorità preposte alla vigilanza e di quelle che possono accertare gli eventuali illeciti”.