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Giannola (Svimez): “Il rischio dei Campi Flegrei può essere un’opportunità per le aree interne della Campania”

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“Il tema della coesione sociale, così come quello del territorio è particolarmente rilevante, anche perché, nel caso della Campania, il tema delle aree interne, del rischio vulcanico, che sembrano molto distinti, dovrebbero invece essere considerati come un unico problema e anche un’unica opportunità”. Lo ha detto il presidente di Svimez, Adriano Giannola, intervenendo al Forum Comunità Attive e Reti Solidali promosso alla Fondazione Banco di Napoli.
“Paradossalmente – secondo Giannola – il rischio dei Campi Flegrei è l’occasione per trovare una compensazione nella rigenerazione delle aree interne. Questo, in qualche misura, scandalizza alcune persone che non hanno una visione di medio o lungo periodo di realtà amministrative, come può essere l’area metropolitana di Napoli”.
“Il rapporto con Benevento e Avellino – ha aggiunto il presidente Svimez – è fondamentale proprio per la mitigazione del rischio, per evitare deportazioni di massa e per ripopolare o rivitalizzare dal punto di vista socio-economico quelle aree che sono bellissime, ma che non sono collegate in modo efficiente e quindi come tale si spopolano e perdono posizioni”.
“Le aree interne hanno una storia, hanno una struttura economica ma proprio nel Mezzogiorno sono socialmente segregate rispetto alle naturali tendenze e quindi c’è il rischio di fare implodere proprio cose che hanno una storia, che hanno una vitalità implicita nella misura in cui vengono coinvolte in un discorso di sistema che oggi manca per il Paese, manca per la Regione, manca per la città metropolitana”.
“Ed è paradossale – ha concluso Giannola – che nessuno dei responsabili di queste realtà territoriali se ne accorga”.