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‘L’autorganizzazione sociale domani si ritrova in piazza’

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“Tutto pronto per Occupy Benevento, la manifestazione internazionale lanciata da Occupy Wall Street contro le cricche del potere finanziario, che controllano le nostre vite e contro l’austerity. 11.11.11 torniamo ad invadere le piazze, e diamo avvio a questo nuovo periodo di contestazioni per riprenderci il futuro e ricacciare ai mittenti la loro crisi”, scrive il Comitato ‘No Occupy Benevento in una nota diffusa alla stampa.
“Già da alcune settimane molte realtà dell’autorganizzazione sociale hanno aderito al Comitato Occupy Benevento per organizzare e mettere in piedi una manifestazione più unitaria e partecipata possibile, per dimostrare che l’11-11-11 è dei cittadini e di tutti coloro che vogliono mandare a casa non solo Berlusconi ma anche la classe dirigente dell’unità nazionale e dei governi tecnici, che per salvare le banche vorrebbero farci pagare il prezzo del loro debito facendo macelleria sociale.
Nelle assemblee che si sono susseguite in questi giorni e che hanno visto la partecipazione di una moltitudine variegata di cittadini (dai collettivi studenteschi agli studenti universitari, dagli ambientalisti ai promotori di alcuni comitati di quartiere ai ricercatori precari) è stato deciso il corteo che partirà alle ore 9:00 da Piazza Risorgimento per poi sfilare nelle vie della città convergendo infine in piazza F. Torre dove ci sarà “un’acampada” e la nascita di gruppi di discussione orizzontali sulle questioni globali e territoriali.
Il corteo si aprirà con un unico grande striscione: 11-11-11 Occupy Benevento, senza firme e senza rivendicazioni.
Potevamo organizzarci ognuno in una piazza, difendendo la propria identità e il proprio orticello,abbiamo scelto invece di unirci da cittadini liberi per discutere insieme del nostro futuro che dobbiamo necessariamente riscrivere.
Partiamo domani riprendendoci la città, per tornare nelle scuole e nelle università e dare avvio ad un periodo di protesta in contemporanea in tutta Italia. Trasformiamo le nostre scuole, le nostre piazze, i luoghi pubblici in luoghi di discussione, connessione e creatività, torniamo a coospirare insieme per cacciarli via tutti”.