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Randagismo, Di Marzo incontra il sindaco di Cerreto Sannita

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“Il problema del randagismo ed abbandono di cani è una problematica assai diffusa nell’intero Sannio. Soprattutto nelle zone periferiche dei paesi, si ritrovano sempre più spesso cani che vagano senza una precisa meta. Sono molte le persone che, non potendosene più occupare, decidono di intraprendere la strada apparentemente più semplice, ovvero quella dell’abbandono. Proprio ieri mattina ho avuto in Comune a Cerreto Sannita un incontro con il sindaco Pasquale Santagata per capire la soluzione che l’amministrazione cerretese ha studiato e poi concretamente adottato in merito”.
Lo scrive in una nota il coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani, Gabriele Di Marzo.
“Cerreto – aggiunge nel comunicato – ha una delibera della giunta comunale che risale al 2010. A tal proposito, ci stiamo lavorando sopra per riproporla a livello provinciale e farla eventualmente adottare ai Comuni che vorranno.
Nel 2010 infatti, l’amministrazione Santagata deliberava una quota di euro 200,00 una tantum alla famiglia che avesse adottato un cane dal canile con cui il Comune di Cerreto Sannita aveva precedentemente stabilito una convenzione. I benefici sono tanti sia per l’animale che per la collettività.
Quante volte abbiamo visto un cane abbandonato nelle nostre zone? Spesso, purtroppo. Per ogni cane portato in un canile convenzionato, il comune di competenza ha l’obbligo di versare una somma pari a due euro circa al giorno per singolo cane, con una spesa annua che supera i 700 euro per singolo cane.
Purtroppo – continua nella nota – le difficoltà economiche dell’ente comunale in generale sono tante e anche le spese da addebitare al bilancio, ormai sono ridotte al minimo. I Comuni devono avere però il coraggio, qualora non lo avessero ancora fatto, di convenzionarsi sia con un canile che con un ente predisposto alla cattura dei randagi.
A Cerreto Sannita, mi spiegava il sindaco Santagata, la proposta dell’incentivo economico post adozione, è stata ben accetta soprattutto da famiglie che vivono in periferia, la cui compagnia di un animale domestico come un cane, è’ anche utile. Questo – conclude Di Marzo – è solo un punto di partenza, una proposta a cui con il coordinatore provinciale Evangelista Campagnuolo stiamo pensando da tempo”.