Titerno
Sisma nel Sannio, da Faicchio chiesto lo stato di calamità. Il sindaco: “Entro giugno ristrutturazione degli edifici”
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Il sindaco del Comune di Faicchio, Mario Borrelli, ha chiesto alla Regione Campania il riconoscimento dello stato di calamità naturale per i territori dei comuni interessati dall’evento sismico dello scorso 29 dicembre.
Cerreto Sannita, Cusano Mutri e Faicchio i territori che, poco dopo le ore 18 del 29 dicembre scorso, hanno sentito tremare la terra per una magnitudo 4.9 della scala Richter e hanno dovuto convivere nei giorni a seguire con un intenso sciame sismico.
Significativi i danni al patrimonio immobiliare che hanno determinato la chiusura di chiese e l’adozione di ordinanze di sgombero, per la verifica strutturale, di alcuni edifici pubblici e privati.
“Cospicui i danni – secondo quanto dichiarato telefonicamente a NTR24 il sindaco Borrelli che ha annunciato “tempi brevi, al massimo entro giugno, per la ristrutturazione degli edifici”.
Da qui la proposta del primo cittadino di Faicchio di avanzare la richiesta dello stato di calamità naturale. La decisione unanime da parte dei consiglieri presenti è stata formalizzata nel corso del Consiglio comunale straordinario del 10 gennaio durante il quale è stata prevista, tra le atre cose, anche la possibilità di chiedere la concessione dell’accesso al credito a tasso agevolato per i privati danneggiati, la proroga per il bando sull’accelerazione della spesa dei fondi strutturali della Regione Campania e per l’approvazione del PUC di diciotto mesi.
CASTELVENERE – Intanto a Castelvenere, nella giornata di oggi, il sindaco Alessandro Di Santo ha disposto la totale inagibilità della palestra del plesso scolastico “Vincenzo Venditti” di via Scavi.
Secondo quanto si legge nel provvedimento, il sopralluogo dei pompieri – effettuato dopo il forte sisma del 29 dicembre – ha rilevato che la struttura presenta il distacco della tompagnatura nella trave di intersezione con le strutture portanti.