CULTURA
Conservatorio, grande successo al Teatro di San Carlo per la IV tappa del PNRR Internazionalizzazione
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Una serata di altissimo profilo artistico, istituzionale e formativo ha segnato la quarta tappa del progetto PNRR Internazionalizzazione, realizzato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Missione 4 “Istruzione e Ricerca”, Componente 1, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU, e promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca.
Il Teatro di San Carlo, tempio della lirica mondiale, ha accolto un evento di straordinaria rilevanza, registrando il tutto esaurito e tributando applausi a scena aperta a tutti i protagonisti della serata: studenti, docenti, solisti, coro e orchestra, in un clima di entusiasmo e profonda partecipazione del pubblico.
La serata è stata aperta da un saluto istituzionale della Dott.ssa Marcella Gargano, Direttore Generale del Ministero dell’Università e della Ricerca, che ha sottolineato il valore strategico del progetto, rimarcando:
l’importanza della sinergia tra le istituzioni dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica e il ruolo fondamentale che il PNRR svolge nel creare opportunità concrete per i giovani allievi, veri protagonisti di oggi e maestri di domani.
Un messaggio forte, che ha posto l’accento sulla centralità della formazione artistica come investimento culturale, sociale e professionale per il futuro del Paese. Protagonista assoluta della serata è stata l’Orchestra composta interamente da allievi dei Conservatori di Musica “Nicola Sala” di Benevento e di Campobasso, guidata dal Maestro concertatore e Direttore d’orchestra Francesco D’Ovidio, che ha saputo valorizzare al massimo le potenzialità espressive di una compagine giovane ma già pienamente consapevole sul piano tecnico e musicale.
Il programma, ampio e coinvolgente, ha attraversato alcuni dei titoli più celebri del repertorio del musical internazionale (West Side Story, Les Misérables, Cats, Jesus Christ Superstar, Grease, My Fair Lady), alternando momenti sinfonici e vocali di grande intensità.
Particolarmente apprezzata la partecipazione di Sarah Jane Morris, interprete di caratura internazionale, e il momento dedicato a Gigi D’Alessio, con l’esecuzione di “Non dirgli mai”, che ha suscitato un’emozione collettiva e un lunghissimo applauso. La presenza dello stesso Gigi D’Alessio ha rappresentato un ulteriore elemento di prestigio per una serata capace di coniugare linguaggi musicali diversi in un progetto culturale unitario.
Accanto ai solisti, il coro, la band e l’orchestra – composti da decine di giovani musicisti – si sono distinti per rigore, passione e qualità esecutiva, a testimonianza dell’eccellenza del percorso formativo AFAM e del ruolo decisivo dei docenti, che hanno accompagnato e sostenuto gli studenti con competenza e dedizione. Tutti gli esecutori hanno ricevuto unanimi consensi dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Il Direttore del Conservatorio di Musica “Nicola Sala” di Benevento, Giuseppe Ilario, ha dichiarato:
«Questa serata rappresenta una sintesi perfetta tra alta formazione, progettualità europea e valorizzazione del talento. Il PNRR Internazionalizzazione non è soltanto un programma di finanziamento, ma una visione strategica che consente ai nostri studenti di confrontarsi con palcoscenici di assoluto prestigio, costruendo competenze artistiche e professionali di livello internazionale».
Il Presidente del Conservatorio, Nazzareno Orlando, ha aggiunto: «Il successo di questa iniziativa dimostra quanto sia vincente la collaborazione tra istituzioni, territori e comunità accademiche. Vedere giovani musicisti esibirsi al Teatro di San Carlo con tale maturità artistica è motivo di orgoglio e conferma la qualità del sistema AFAM italiano». L’evento si inserisce pienamente nelle finalità del PNRR – Missione 4, rafforzando il ruolo dei Conservatori come centri di eccellenza culturale, capaci di produrre alta formazione, innovazione artistica e apertura internazionale.
La serata del Teatro di San Carlo si configura così come un modello virtuoso di integrazione tra formazione, produzione artistica e politiche pubbliche, confermando che investire nei giovani musicisti significa investire nel futuro culturale dell’Italia.




