CRONACA
Airola, accusato di estorsione alla festa della Madonna Addolorata: per 56enne scatta obbligo di presentazione alla polizia
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Il Gup del Tribunale di Benevento ha disposto la scarcerazione di un uomo di 56 anni, residente nella Valle Caudina e con numerosi precedenti penali, revocando la misura degli arresti domiciliari a cui era sottoposto.
Il provvedimento è stato adottato accogliendo le tesi difensive presentate nel corso dell’udienza. L’uomo era indagato per una presunta estorsione che, secondo l’accusa, sarebbe stata messa in atto facendo leva sulla propria fama criminale ai danni di una ditta di spettacoli, in occasione di un evento musicale svoltosi ad Airola nel settembre 2024, durante i festeggiamenti in onore della Madonna Addolorata.
Nell’ambito delle indagini, l’indagato era stato riconosciuto da più persone informate sui fatti, tra cui il titolare dell’azienda, un dipendente, un ex amministratore comunale e un carabiniere che avrebbe assistito a parte della scena prima di prendere servizio.
In una fase precedente, il pubblico ministero aveva richiesto l’applicazione della custodia cautelare in carcere, ritenendo sussistente la pericolosità sociale dell’indagato alla luce dei precedenti penali e delle modalità del fatto contestato. Il Gip, tuttavia, aveva disposto una misura meno afflittiva, applicando gli arresti domiciliari.
La difesa aveva contestato la sussistenza del cosiddetto “metus”, elemento ritenuto essenziale per configurare il reato di estorsione, sollevando inoltre dubbi sulla gravità indiziaria, in particolare in relazione ai riconoscimenti effettuati, e sull’assenza delle esigenze cautelari necessarie per misure più restrittive.
Alla luce di tali valutazioni, il Gup ha ora revocato anche gli arresti domiciliari, disponendo in via residuale l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.




