CRONACA
Campania zona rossa, cambiano le regole anche nel Sannio. Mastella attacca: “E’ una vergogna”

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La Campania da domani è zona rossa e cambiano anche le regole per i cittadini rispetto a quelle della zona gialla. In sostanza si tratta di un lockdown e il principio è che senza una valida ragione per uscire, è obbligatorio restare a casa.
Dunque, è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalla Regione (salvo i casi di necessità, urgenza, motivi di salute, lavoro e istruzione). E’ vietato ogni spostamento anche all’interno del territorio stesso (sempre fatte salve le esigenze viste qui sopra).
Sono chiusi i negozi al dettaglio, tranne alimentari, farmacie, edicole e altri negozi. Sono chiusi bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie: resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio e, fino alle 22, la ristorazione con asporto. Sono sospese le attività sportive, anche svolte nei centri sportivi all’aperto. E’ permesso uscire per fare una passeggiata in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina.
E’ consentito uscire di casa per fare attività sportive in forma individuale. Per circolare è necessaria un’autocertificazione. La multa per chi si sposta senza valido motivo di lavoro, salute, studio o necessità è di 400 euro. Per il trasporto pubblico la capienza massima per bus e treni locali è del 50%.
Intanto sulla questione zona rossa è intervenuto nuovamente il sindaco di Benevento, Clemente Mastella: “Napoli è al quarto posto in Italia per contagio virale Benevento al 98esimo posto – scrive su Facebook -. Il governo ci ha messo nella stessa fascia. Un vergogna. Così come è una vergogna vedere le immagini di Napoli e quelle nostre diametralmente opposte eppure trattate alla pari”.
Sul tema è intervenuto anche il presidente dell’Asi, Luigi Barone, che spiega: “Se il Governo nazionale ha scelto di applicare il modello di chiusure (giallo, arancione e rosso) a seconda delle criticità di singoli territori, Benevento non doveva mai diventare zona rossa. Invece per una scelta sconsiderata si è chiusa l’intera Campania penalizzando anche i territori che hanno pochi casi Covid. Nel beneventano ad oggi abbiamo 1.665 casi, in alcune province del nord i casi dell’intero Sannio sono riscontrati in un solo comune. Ma si va oltre: i casi totali del Sannio sono stati superati per casi giornalieri a Napoli e altre province nel report della Protezione Civile: onestamente non escluderei un ricorso contro l’ordinanza del ministro Speranza”.