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Sicurezza, protesta in Prefettura contro Decreto Salvini: “Da Governo politiche disumane”

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Un presidio davanti alla prefettura di Benevento mercoledì 9 gennaio, alle 18:30, per manifestare apertamente il dissenso – si legge – “alle politiche disumane dell’attuale Governo Italiano”. Ad annunciarlo in una nota è il coordinamento Sannio Antirazzista, composto da Consorzio il Sale della Terra, Caritas Diocesana, Coordinamento di Libera, L@p Asilo 31, Comitato Sannita Acqua Bene Comune, Collettivo studentesco Clandestinamente, Asia – Usb, DemA Benevento (Democrazia e Autonomia), Movimento Articolo Uno e Più Europa Sannio.
“Manifestiamo – scrivono – contro i porti chiusi. In un’Italia assillata dal problema dello spopolamento delle sue aree rurali, dall’emigrazione dei suoi giovani e dall’invecchiamento della sua popolazione, la chiusura dei porti rappresenta un gesto di cinismo ideologico a cui non vogliamo sottostare in silenzio. Il sistema dell’accoglienza diffusa in Italia rappresentava un’eccellenza in Europa ed essere accoglienti è per noi un valore mediterraneo che ci rende leader nel mondo e non succubi di potentati economici e finanziari. I 49 naufraghi ospiti della See Watch possono e devono subito sbarcare in Italia ed essere accolti nei tanti posti liberi degli SPRAR esistenti.
Manifestiamo – aggiungono – contro l’Europa dei muri. La Comunità Europea nasce per l’ardente desiderio di pace e di riconciliazione dei suoi padri fondatori. Non è possibile oggi garantire la pace in un mondo dove aumentano le disuguaglianze tra ricchi e poveri, la pace non si difende con i muri e con le armi, ma con l’intelligenza politica ed il dialogo, con l’impegno per l’uguaglianza nella distribuzione delle risorse e per lo sviluppo e l’emancipazione di tutti i popoli. I porti chiusi e l’Europa dei muri e dell’indifferenza costituiscono un grande tradimento all’Europa e ai suoi valori fondativi.
Manifestiamo Contro la Legge 113/2018. Il cosiddetto Decreto Sicurezza rappresenta la deriva disumana e la miopia politica del governo attuale, scaricando l’abbandono di decine di migliaia di migranti sulle spalle già fragili del welfare municipale e non garantendo pari trattamento ai residenti di uno stesso comune, creando una nuova segregazione razziale a cui non pensavamo di dover nuovamente assistere dopo la rovinosa e drammatica cacciata del fascismo dalla nostra patria.
Manifestiamo – concludono nella nota – per esprimere il nostro dissenso a questo decreto. Manifestiamo per difendere la Costituzione Italiana ed i suoi principi di inclusione, solidarietà e uguaglianza dall’attacco perpetrato da questa legge. Chiunque ha a cuore le sorti della sua umanità, dell’umanità dei suoi figli e dell’umanità del nostro paese venga al presidio a dichiarare la sua posizione in questa Storia”.