CRONACA
Faicchio, sversamento incontrollato di rifiuti: la federazione Pro Vita chiede bonifica del sito

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Personale dell’Istituto Torchwood Italia e delle Guardie Ambientali della federazione nazionale Pro Vita, nella giornata di ieri, 24 settembre, hanno accertato che, a Faicchio, in località Marafi, vi è stato e vi è tuttora uno sversamento incontrollato di rifiuti da quelli solidi urbani a quelli speciali fino a giungere a quelli nocivi.
“Il primo impatto che si ha, non appena si prende la strada che interessa detta contrada- scrivono dalla federazione Pro Vita – è di un degrado generale con rifiuti sparsi qua e là e, nel primo spazio utile, delle lastre che apparentemente sembrano di eternit (e quindi probabilmente a base di amianto) che potrebbero esporre i passanti a gravi danni per la salute.
Il secondo impatto è di un luogo trasandato, di cui nessuno si interessa, con un degrado che dura da anni e che trova il suo culmine, sempre in contrada Marafi, sotto il viadotto della SS.372 posto al km 31+700, laddove l’annosità della problematica segnalata si evince palese dalla vegetazione che è cresciuta, non solo sui grandi sacchi neri abbandonati “illo tempore”, ma anche sui rifiuti sparsi abbandonati successivamente ma comunque da un congruo lasso di tempo.”
“Il terzo impatto – continuano dalla federazione Pro Vita – è come se detto luogo fosse, o fosse stato per il passato, destinato allo stoccaggio, fosse anche momentaneo, di rifiuti dal momento che sul finire di detta strada vi era una sbarra destinata ad impedirne l’ingresso. Di fronte alla sbarra, tuttavia, è possibile vedere dei cumuli di terra rimestolata, sotto la quale, in più punti, si evidenzia la presenza di rifiuti. Di fronte a tale cumulo di terra e rifiuti, non si può non notare dei rifiuti sparsi incendiati.”
“Di tutto ciò – annunciano e concludono gli uomini della federazione Pro Vita – è stata interessata la Procura della Repubblica di Benevento ed il comune di Faicchio perché provveda alla bonifica del sito ed ad ogni altra misura necessaria per garantire la salute pubblica”.