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Capodanno, a Paupisi si cita De Crescenzo. Il sindaco: “I botti? Solo quelli dello spumante”

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A Paupisi si cita il celebre libro e film “Così parlò Bellavista” per invitare i cittadini a non festeggiare il Capodanno con i fuochi d’artificio. In una lettera ai concittadini il sindaco Antonio Coletta ha infatti ricordato le parole del noto scrittore Luciano De Crescenzo secondo il quale tre popoli in particolare sono devoti all’utilizzo di fuochi d’artificio, petardi e botti vari in occasione di festività: il popolo messicano, quello cinese e quello napoletano.
“Al di là di questa catalogazione ironica e scherzosa che affronta costumi ed usi nelle varie tradizioni culturali – scrive il primo cittadino – vorrei semplicemente invitarvi ad evitare o, quantomeno, ad utilizzare con senso di responsabilità soprattutto gli artifici più rumorosi a tutela della sicurezza e incolumità di persone, specie se anziane o in condizioni di disagio, e animali domestici che possono essere traumatizzati anche in maniera grave dalle detonazioni”.
Per poi concludere in modo simpatico: “L’ideale – si augura Coletta – sarebbe di esplodere un unico grande botto, quello del tappo della bottiglia di spumante, con cui festeggiare assieme ai nostri cari l’alba del nuovo anno”.