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CRONACA

Mastella, lacrime e orgoglio per assoluzione: “Restituita la mia dignità politica”

Il primo cittadino in merito al suo futuro politico: "Io confermo che non mi candido. Continuerò a fare politica, ma preferisco la mia dimensione locale anche se il nome Mastella fa piacere averlo in una lista"

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Commosso fino alle lacrime. Gli occhi lucidi del primo cittadino Clemente Mastella sono l’immagine che racconta la chiusura di quelli che l’attuale sindaco di Benevento definisce come “9 anni di battaglie giudiziarie e di colpi bassi”.

L’ex guardasigilli si presenta insieme con la moglie Sandra e con l’avvocato Alfonso Furgiuele alla conferenza stampa convocata per commentare la propria assoluzione nel processo Udeur che lo vedeva coinvolto per il reato di concussione nei confronti di Antonio Bassolino. Arriva con qualche minuto di ritardo: “Mi sono fermato alla Madonna delle Grazie per un voto personale”, ha raccontato Mastella nel corso dell’incontro con i giornalisti e prima di lasciare la parola al suo legale per illustrare la linea difensiva scelta nel dibattito.

“Non abbiamo mai fatto ostruzionismi – ha commentato l’avvocato – perché non volevamo la prescrizione, ma al contrario un giudizio. Non ci siamo difesi dal processo, ma in un processo”. Dichiarazioni che affermano la completa fiducia di Mastella nella magistratura, ma che aprono anche verso una riflessione sui tempi lunghi della giustizia italiana “che – secondo il sindaco e il suo difensore – necessità di una seria riforma”.

Si chiude dunque una lunga stagione per la famiglia Mastella – nel procedimento infatti era coinvolta anche Sandra Lonardo – e per la politica italiana, che in seguito al procedimento ha visto anche la caduta del Governo Prodi di cui Mastella era esponente di primo piano. Ora c’è il futuro da affrontare con il sindaco che ha intenzione di proseguire nella sua attività amministrativa senza l’ombra della “Severino”. Ma all’orizzonte, però, si profilano anche le Elezioni Politiche e la decisione del Tribunale di Napoli potrebbe non essere del tutto ininfluente.

“Non smetto di fare politica, ma voglio amministrare Benevento”: per ora l’ex ministro resta a guardare e si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di chi in questi anni lo ha additato come “il figlio di Belzebù e l’eterno indagato”, ma evidentemente ora “il nome di Mastella fa piacere averlo in una lista”.

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