Il 10 agosto scorso il bando di gara per il servizio mensa scolastica a Benevento è stato presentato per la pubblicazione sul supplemento della Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europa e pubblicato successivamente il 13 agosto 2015 sulla GUCE serie S 155.

A comunicarlo, attraverso una nota stampa, il dirigente del settore Servizi al cittadino, Giuseppe Moschella, che ha colto l’occasione per fare chiarezza su tutta la vicenda mensa scolastica che a suo dire sarebbe divenuta “una palestra per affilare le armi per la prossima campagna elettorale a tutto danno di un servizio così delicato destinato ai bambini.”

“Sono già diverse le ditte – ha annunciato Moschella – che stanno chiedendo informazioni sul bando e la possibilità di effettuare un sopralluogo nei locali di Capodimonte dove dovrà essere ripristinato il vecchio centro di cottura comunale.”

Nell’evidenziare che sulla questione e in particolare sul caso Ristorò è stata interessata su richiesta della Polizia municipale anche la Magistratura, Moschella ha sottolineato che il nuovo bando di gara è stato redatto accogliendo i suggerimenti di consiglieri comunali, di Cigl, Cisl, Uil e Cub, che, in particolare, hanno avanzato la richiesta, “non suscettibile per ora di accoglimento per motivi di bilancio, di portare a 1600 i pasti giornalieri, che invece, secondo quanto scrive Moschella potrebbero arrivare addirittura a 1750 il prossimo anno apportando una variazione del 40%.”

“La stesura del bando di gara – ha precisato il dirigente del settore Servizi al cittadino – ha visto, oltre che la partecipazione di alcune ditte e dei componenti del Movimento Cinquestelle, anche e soprattutto il coinvolgimento della commissione mensa, formata da genitori e insegnanti di tutte le scuole con cui si sono discussi e decisi i nuovi menù, le schede tecniche merceologiche, le indicazioni dei prodotti da utilizzare, i tipi di controlli da effettuare, richiesti e redatti dalla dietista nutrizionista Pina Pedà, indicata dalla stessa commissione.”

Il dirigente del settore Servizi al cittadino, Moschella, ha parlato anche della Carta dei Servizi, stilata dalla stessa nutrizionista, precisando che si tratta di un disciplinare, non rientrante nel capitolato d’appalto, da utilizzare in un momento successivo all’aggiudicazione della gara, diretto non solo alla ditta aggiudicataria, ma anche e soprattutto alla commissione mensa scolastica che, insieme a un esperto esterno avranno il compito, per conto del Comune di effettuare i controlli più incisivi sulla qualità e gusto del cibo servito ai bambini, e proveniente dalla filiera corta, sia presso la ditta che le singole scuole.

La carta è indirizzata anche alle scuole e a tutti gli utenti che su richiesta potranno degustare i pasti direttamente presso le scuole e sarà consultabile sul sito web.