Sindacati
Sanità, Tommaselli (Fsi) ribadisce: “L’accorpamento tra Rummo e De Liguori migliorerebbe i livelli essenziali di assistenza”

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La nostra organizzazione sindacale ribadisce, alla luce dell’acceso dibattito che sta provocando, l’ipotesi di un’eventuale soppressione del presidio ospedaliero di Sant’Agata de’ Goti. È necessario adoperarsi per studiare un’uscita di sicurezza che salvaguardi prima di tutto i lavoratori del nosocomio caudino, mettendoli al riparo da un’eventuale mobilità interregionale che una chiusura potrebbe innescare, con buona pace dei “conservatori dello status quo”.
A ribadirlo in una nota è Giovanni Tommaselli, segretario territoriale della Federazione Sindacati Indipendenti.
L’FSI tutta, – aggiunge Tommaselli – non vuole far chiudere la struttura di Sant’Agata; anzi vuole che resti aperta, più produttiva e competitiva. Riteniamo che, combinando le forze e il know – how degli operatori del “Sant’Alfonso” con quelle del “Rummo”, migliorerebbero notevolmente i Livelli Essenziali di Assistenza per i pazienti e le condizioni di lavoro degli operatori.
La presenza sul territorio e l’attiva partecipazione ai diversi tavoli inerenti alle problematiche della sanità – continua la nota – sono il nostro biglietto da visita. È sulla scorta di queste esperienze giornaliere che abbiamo sentito la necessità di proporre tale soluzione cioè di accorpare i due nosocomi.
Solo chi vive in una dimensione atemporale e legato ai ricordi del passato può immaginare che basta chiedere e ottenere dalla Regione maggiori risorse finanziarie ed umane per tenere in vita il presidio ospedaliero Sant’Alfonso.
Non discutiamo – conclude Tommaselli – sull’attività che gli operatori sanitari svolgono in maniera eccellente (…. “isorisorse”….” l’attivazione di altri 18 posti letto per complessivi 90 posti letto”….) ne’ discutiamo sui numeri di degenza, ma è nostro interesse trovare una soluzione possibile per salvaguardare tutto ciò che riguarda l’efficienza della struttura, quindi la tutela dei lavoratori e l’importanza che ha il nosocomio per il cittadino, sul territorio.