POLITICA
Revoche di Bello e Falato. Santamaria (UdC): “Vicende che sfiorano il ridicolo e il grottesco”

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“Le vicende politiche che stanno caratterizzando la parte conclusiva dell’esperienza amministrativa alla Rocca dei Rettori, se non destassero la preoccupazione per l’utilizzo strumentale dell’Ente a fini politici fatti dal partito democratico e dal presidente Cimitile sfiorerebbero il ridicolo ed il grottesco”.
Questo, è quanto dichiarato in una nota dal segretario provinciale UdC – Gennaro Santamaria – candidato alla camera dei deputati nel collegio Campania 2, a proposito delle dimissioni dell’assessore Carlo Falato e dell’imminente revoca dell’assessore Gianvito Bello.
“Nessuna ragione plausibile – prosegue nel suo commento Santamaria – può giustificare, infatti, le dimissioni e la revoca di due assessori a meno di due mesi dalla conclusione definitiva dell’esperienza di governo Cimitile. Com’ è possibile che due assessori nominati all’inizio del mandato e che hanno collaborato per cinque anni con il presidente Cimitile siano sfiduciati a soli due mesi dalla chiusura di questa esperienza amministrativa?”.
“E’ del tutto evidente – continua – che questa operazione risponde solo a logiche ed interessi di ordine politico. Qualcuno che ormai governa in modo incontrastato le vicende politiche del partito democratico e della coalizione del centro sinistra è ormai nelle condizioni di fare e disfare tutto ciò che gli pare. Infatti, i nemici interni ed esterni al partito democratico, che non sono funzionali al disegno egemonico di questo signore dell’antica politica beneventana e di tutti i vassalli che ormai sono alla sua corte, sono decapitati senza indugio e senza pietà”.
“Questa vicenda, inoltre, dimostra quanto precaria sia la coalizione del centro sinistra. Infatti, il partito democratico e il centro democratico che in questo momento concorrono alleati in questa competizione elettorale politica alla Rocca dei Rettori si scontrano in modo violento”.
“E’ del tutto evidente, quindi, – conclude nel suo commento il segretario provinciale dell’UdC – che quanto sta accadendo sia all’amministrazione provinciale che al comune capoluogo corrisponde solo ai meschini interessi di una formazione politica e di qualche rappresentante della stessa e non ai bisogni e agli interessi dei cittadini beneventani”.