Sindacati
Chiusura uffici postali dal 26 novembre. Rossi (Slc Cgil) scrive ai sindaci dei comuni interessati

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Il Segretario Generale Slc Cgil Benevento Giseldo Rossi ha scritto ai sindaci di Montesarchio, Sant’Angelo a Cupolo, Sant’Agata de’ Goti, Ceppaloni, Cusano Mutri, Calvi, Morcone, Colle Sannita, Faicchio, San Nicola Manfredi, San Giorgio Del Sannio e Arpaise per comunicare il piano che Poste Italiane intende realizzare dal 26 novembre relativamente alle chiusure delle frazioni di loro pertinenza. Missiva indirizzata anche al Comune di Ginestra Degli Schiavoni che aprirebbe a giorni alterni.
Dodici gli uffici postali a rischio chiusura nelle frazioni di: Cirignagno, Pastene- Bagnara, Faggiano-Bagnoli, Beltiglio, Civiltella, Cubante, Cuffiano-Morcone 1, Decorata, Massa, Monterocchetta-Pagliara, San Giovanni di San Giorgio del Sannio e Terranova.
“Sarebbero i cittadini più deboli e in particolare gli anziani – sottolinea Rossi – a subire i disagi più forti per la chiusura di alcuni uffici postali presenti sul territorio provinciale. I residenti più anziani infatti non potrebbero più usufruire di servizi essenziali quali la riscossione della pensione e il pagamento delle bollette con la conseguenza di dover affrontare frequenti e difficili spostamenti. Oltre ovviamente alla perdita di posti di lavoro con la relativa mobilità degli addetti”.
“La Slc Cgil – aggiunge il sindacalista – impegna i sindaci e la giunta a farsi promotori nelle opportune sedi istituzionali delle esigenze di mantenere un servizio essenziale quale quello offerto dagli uffici postali e a sollecitare Poste Italiane a non procedere alla chiusura degli sportelli senza un confronto con le amministrazioni locali”.
“L’ordine del giorno – conclude Rossi – impegna anche gli amministratori a chiedere a Poste Italiane di valutare nuove forme di collaborazione insieme alle amministrazioni locali nell’espletamento di alcuni servizi essenziali, laddove la stessa azienda sia intenzionata a non proseguire nello svolgimento delle proprie attività”.