POLITICA
Campagnuolo (Grande Sud): “No all’abbandono dei cani”

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“Il fenomeno dell’abbandono dei cani è una gravissima piaga che caratterizza ogni giorno ed ogni mese dell’anno, ma nei mesi estivi raggiunge un apice spaventoso. Ogni anno sono oltre 140mila gli ‘amici a quattro zampe’ che rischiano di essere abbandonati, dove l’80% di essi muore per strada".
Sono le parole di Evangelista Campagnuolo, coordinatore provinciale vicario di Benevento e del circolo di Sant’Agata de’ Goti di Grande Sud. "Le cause maggiori di tale inciviltà sono varie, i cacciatori abbandonano i cani ‘sfruttati’ durante la stagione di caccia; i vacanzieri che non sanno dove lasciare i propri animali e soprattutto i proprietari di cani, che mettono alla luce cuccioli ‘indesiderati’.
"Abbandonare per me è sinonimo di uccidere – spiega Campagnuolo – Tutto questo succede nonostante la presenza della legge n°189 del 2004 che prevede anche la pena d’arresto fino ad un anno, oltre che ad una ammenda che va da 1.000 a 10.000 euro per tale reato".
"A tale proposito, vale la pena ricordare il noto aforisma di Arthur Schopenhauer: ‘Chi non ha mai posseduto un cane non sa cosa significhi essere amati’. Concludo la nota con la speranza di vedere quest’anno un atto di sensibilizzazione e di civiltà da parte di tutti,almeno per limare questo sgradevole fenomeno”.