“Abbiamo partecipato al tavolo tecnico per la definizione del dimensionamento scolastico provinciale – scrive in una nota diffusa alla stampa Vincenzo Delli Veneri, segretario provinciale dell’Flc Cgil – e dobbiamo dare atto che c’è stato un confronto serrato e leale con l’Assessore Palmieri.

Il risultato finale non ci ha visto convinti e lo abbiamo evidenziato, certi che la Giunta Provinciale di Benevento si sarebbe interrogata, come noi avevamo suggerito, sulla inderogabilità o meno dei tagli proposti, ma così non è stato.
Analizziamo, dunque, il risultato della delibera tenendo presente che la richiesta della Regione Campania prevedeva 7 perdite di autonomia.

Partiamo invece con 11 tagli:
1) Convitto+Liceo Artistico,
2) IPIA Palmieri + ex Marco Polo + IIS Rampone,
3) IC San Leucio + IC Ceppaloni
4) i due IC Sant’Agata dei Goti inglobano la DD
5) DD + IC Colle Sannita,
6) IC Paduli + IC Buonalbergo,
7) IC Ponte + IC Torrecuso,
8) IC San Modesto + IC Apollosa,
9) IC Dugenta + IC Limatola,
10) IC Solopaca + IC Frasso,
11) IC Vitulano + IC Cautano + IC Campoli.

Passiamo ai possibili ulteriori dimensionamenti:
12) IC Paolisi se non concordano l’unione con Pannarano,
13) Paduli se per insufficienza del numero minimo di studenti (483) dovesse andare con Apice,
14) Fragneto non dimensionato (369),
15) Faicchio non dimensionato (330),
16) Guardia Sanframondi non dimensionati DD (312) e IC (326), anche se il Comune si dichiara comune montano.

Infine le Istituzioni con numeri ridotti in cui l’assenza di pochi iscritti potrebbe determinare comunque il dimensionamento:
17) IC Airola (518)
18) DD 2 Montesarchio (506)
19) San Leucio Ceppaloni (519)
20) DD San Giorgio del Sannio (533)
21) IC San Giorgio del Sannio (501)

Sono invece restati sovradimensionati oltre i 900 alunni:
1) Guacci Benevento (1.561)
2) Liceo Scientifico Benevento (1.061),
3) IIS Telese (966),
4) IIS Sant’Agata (1.060),
5) Alberti Benevento (988),
6) IIS Fermi Montesarchio (977).

Non si comprende, inoltre, la logica della trasformazione delle scuole di primo grado di Benevento in comprensivi e come, istituite le prime classi rispettivamente dell’infanzia, della primaria e della media, i genitori possano iscrivere i propri figli non conoscendo i plessi da frequentare, né i docenti.
Continuiamo a sostenere che si sono definiti tagli superiori a quelli richiesti, senza scongiurare la possibilità che siano decisi ulteriori tagli sia da parte della Regione che da parte del Governo.
Tutto senza determinare un ripensamento qualificato del sistema della scuola sannita.

Anche se qualche Ente Locale ha plaudito il deliberato della Provincia, immaginando addirittura nuove autonomie impensabili rispetto alla realtà che stiamo vivendo, crediamo – conclude Delli Veneri – che non sia stato offerto un buon servizio alla popolazione sannita e alla sua scuola, ma solo il tempo potrà darci torto o ragione”.