Sindacati
Tra IMU e addizionali IRPEF, la manovra costerà ai beneventani 618 euro in più

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Il servizio politiche territoriali della Uil ha diffuso i dati di uno studio relativo agli effetti della reintroduzione dell’imposta sulla prima casa e l’aumento delle addizionali regionali IRPEF dello 0,33% (calcolato su un reddito lordo medio dei contribuenti regione per regione), sul campione dei 104 capoluogo di provincia.
“Per adesso – spiega la Uil – la manovra “salva Italia” per i lavoratori dipendenti e pensionati peserà per il prossimo anno mediamente 209 euro in più tra IMU prima casa (133 euro), e aumento delle Addizionali Regionali IRPEF (76 euro).
L’elaborazione ha preso come riferimento per la media dell’imponibile fiscale medio dei lavoratori dipendenti e pensionati con un’abitazione di proprietà accatastata in A/2 e A/3, in zona semiperiferica con 5 vani, calcolando, tenuto conto delle rivalutazioni della manovra, l’aliquota ordinaria al 4 per mille e la detrazione di 200 euro.
Infatti tra IMU e Addizionali regionali IRPEF tali imposte passeranno mediamente dai 295 euro di quest’anno ai 504 euro per il prossimo anno (371 di IRPEF Regionale e 133 euro di IMU), che possono arrivare ad oltre 562 euro se il campione dell’indagine possiede una casa accatastata in A/2.
Tornando ai dati – commenta Fioravante Bosco, leader della Uil sannita – a Roma, mediamente il prossimo anno, per tali imposte, si pagheranno 1.035 euro ( 524 euro di IRPEF Regionale e 511 euro per l’IMU); a Milano 841 euro (364 euro per l’IRPEF Regionale e 477 euro per l’IMU); a Napoli 670 euro (428 euro per l’IRPEF Regionale e 242 euro per l’IMU); a Benevento 618 euro (428 euro per l’IRPEF Regionale e 190 euro l’IMU). Addirittura il dato di Benevento è superiore, anche se di un solo euro, a quello di Firenze: 617 euro (279 per l’IRPEF Regionale e 338 euro per l’IMU). Cifre certe – aggiunge Bosco – che però non tengono conto dell’autonomia impositiva di comuni e province su queste ed altre imposte, quali l’Addizionale Comunale IRPEF e la Tassa/ Tariffa rifiuti solidi urbani, che potrebbero portare altri consistenti aumenti delle imposte locali.
Tutto ciò è difficilmente tollerabile – aggiunge Antonio Maiella, portavoce della Uil sannita – perché in questo modo non si coniuga di certo il rigore con la crescita e, soprattutto, con l’equità. Per questo sollecitiamo il Governo ad aprire, già nelle prossime settimane, il “secondo tempo” della partita con al centro la riforma complessiva del fisco che metta al centro un unico obiettivo: ridurre le tasse ai lavoratori dipendenti e pensionati”.