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Benevento, l’ultimo ‘San Bartolomeo’ di vacanza…

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Salva la storia nazionale, un po’ meno quella locale… (Benevento compresa)
Questa l’impressione che, solo a prima vista, fornisce l’approvazione degli emendamenti – di minoranza – in Commissione Bilancio del Senato relativi alla soppressione delle festività non concordatarie, con conseguente slittamento domenicale delle stesse. E’ accaduto, nell’ormai diuturno lavoro di revisione della manovra governativa anticrisi, che sia sparita una norma irrispettosa appunto dei fondamenti storico/politici del Paese, quella che cassava il ‘rosso’ sul calendario nei giorni 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno.
Abbattimento della tirannia, lavoro e diritti, nascita dello Stato moderno avrebbero dovuto essere collocate nella prima domenica successiva per esigenze di ‘risparmio’, ovvero tenendo di regola al loro posto quotidiano tutti i lavoratori. O la storia (patria, stavolta), o la cassa. La scelta è caduta sull’immaterialità, che pure si coniuga con l’esigenza di far cassa lo stesso vista che rimarranno in vita anche i cosiddetti ‘ponti’, occasioni per far circolare – se ci sono… – euro nella variante turistica.
Dal momento che le feste concordatarie proprio perché differentemente regolamentate non potevano essere messe in discussione, la mannaia si è abbattuta sul Santo Patrono. Limitazione, quest’ultima, rimasta: abbiamo insomma salutato – se la manovra passa è ovvio – giusto qualche giorno fa l’ultimo vacanziero San Bartolomeo. Con gli uffici pubblici chiusi e comunque senza frotte di turisti in giro.
Motivazione, quella dell’afflusso nel giorno del santo patrono, che sta già provocando dolorosi risentimenti nei sindaci di quelle città che, per esempio, abbinano alla data specifica delle manifestazioni ‘tipiche’ in grado di attrarre flussi esterni, ma anche in parte del clero che parlerebbe di un affievolimento del ‘rapporto’ religioso.
Ma, per dire: a Benevento non è che si passerà dal 23 al 25 agosto saltando a più pari il giorno di San Bartolomeo. Ci sarà ancora e con tutte le strutture aperte. Da un punto di vista religioso non verrà meno nulla perché i battenti delle Case del Signore saranno sempre spalancati; da un punto di vista civile non cambierà nulla (se non un giorno di festività in meno per i lavoratori…) perché, essendo il Santo Patrono osservato solo nello specifico luogo, chi vorrà dedicare una visita a quel luogo non troverà impedimenti sul calendario.