Salute
Il virus influenzale inizia la sua fase discendente

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Ormai il peggio dovrebbe essere alle spalle: anche per questa stagione, l’epidemia di influenza 2010-2011 ha raggiunto il suo picco ‘all’inizio del mese di febbraio e ora, da meta’ mese, iniziera’ piano piano la sua fase discendente’ conferma il direttore del dipartimento di malattie infettive dell’Istituto superiore di sanita’ (Iss). La stagione influenzale caratterizzata dai ceppi virali dell’AH1N1, che ha rappresentato circa il 70% dei casi, e quelli di tipo B. Una minoranza di episodi influenzali e’ da ascrivere all’AH3N2, che era il ceppo predominante fino a due stagioni fa, cioe’ prima che iniziasse la pandemia’. Dai dati raccolti finora da Influnet, la rete italiana di sorveglianza attivata dal ministero della Salute con l’Iss, risulta che nella quinta settimana dell’anno, dal 31 gennaio al 6 febbraio, sono stati registrati 11,02 casi ogni 1000 abitanti, contro i 10,16 della settimana precedente, per un totale di 660 mila casi. E intanto e’ salito a 44 il numero di vittime in Italia dell’influenza A. Complessivamente i casi registrati dall’inizio delle rilevazioni sono oltre 3 milioni e mezzo. Sempre nella settimana 31 gennaio-6 febbraio l’incidenza dell’influenza e’ aumentata nella fascia di eta’ 0-4 anni (da 28,24 a 28,91 casi ogni 1000 abitanti), e soprattutto in quella da 5-14 (da 24,53 casi a 30,40). In calo invece nelle fasce 15-64 anni (da 7,36 casi a 7,3) e negli ‘over 65′ (da 2,04 a 1,92). A livello regionale, l’incidenza maggiore si e’ registrata in Sardegna (20,01), seguita da Campania (18,39) e Marche (17,09).