Sindacati
Rinvio della contrattazione integrativa 2024: Cgil e Uil alzano la voce contro gli enti locali inadempienti
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La FP Cgil e la Uil FPL di Benevento denunciano, attraverso una lettera, la mancata convocazione della delegazione trattante da parte di numerosi enti locali per avviare la contrattazione integrativa per l’anno 2024. La missiva è indirizzata al Prefetto Raffaela Moscarella e ai sindaci dei comuni di Airola, Bucciano, Buonalbergo, Campoli del Monte Taburno, Calvi, Casalduni, Castelpagano, Castelvenere, Castelvetere in Val Fortore, Ceppaloni, Durazzano, Forchia, Frasso Telesino, Ginestra degli Schiavoni, Limatola, Moiano, Molinara, Montefalcone di Val Fortore, Paduli, Pannarano, Pesco Sannita, Pietraroja, Ponte, Puglianello, Reino, San Giorgio del Sannio, San Giorgio la Molara, San Lorenzello, San Martino Sannita, San Nicola Manfredi, Sant’Agata de’ Goti, Sant’Angelo a Cupolo, Sant’Arcangelo Trimonte, Santa Croce del Sannio, Solopaca, Telese Terme e Vitulano, insieme alle Comunità Montane Taburno e Titerno e A. T., e agli Ambiti B 03 e B 05
Nonostante i ripetuti solleciti inviati tramite Pec- sottolineano le organizzazioni sindacali – le amministrazioni comunali si sono dimostrate inadempienti, arrivando così alla conclusione dell’anno senza aver rispettato le tempistiche fissate dal CCNL 2018/2021, che richiede l’avvio delle trattative entro il primo quadrimestre dell’anno.
La situazione si complica ulteriormente per i dipendenti, molti dei quali non hanno ancora ricevuto le indennità relative alle annualità precedenti. Questo ritardo non solo compromette le aspettative legittime dei lavoratori, ma ostacola anche la costituzione del fondo necessario per il nuovo anno.
«Assistiamo a un atto di protervia e indifferenza da parte delle amministrazioni nei confronti dei propri dipendenti” spiegano i sindacalisti Raffa e Fonzo nel comunicato. I lavoratori, già sotto pressione per un aumento del carico di lavoro a causa del turnover bloccato, si trovano ora privati delle risorse economiche e degli adeguamenti contrattuali previsti.
In risposta a questa inadeguatezza, le organizzazioni sindacali hanno minacciato di dichiarare lo stato di agitazione in tutti gli enti inadempienti. Non si escludono, inoltre, azioni legali per la tutela dei diritti dei lavoratori, che potrebbero portare a ulteriori aggravi di costi per le già sofferenti amministrazioni locali.
CGIL e UIL anno chiesto un intervento decisivo da parte del Prefetto per prevenire ulteriori danni sia ai lavoratori che agli enti locali stessi. La situazione resta delicata e in attesa di sviluppi, con i dipendenti che guardano con apprensione al futuro.