Profluvio di liste ad Arpaise, ma la partita per la fascia tricolore è la stessa di cinque anni fa

Sette liste in campo ad Arpaise, dove pure sono chiamati al voto poco meno di 800 elettori. Non è il trionfo della partecipazione ma delle candidature fake: ben cinque le compagini presentate da persone completamente estranee al contesto territoriale. In realtà, dunque, sarà uno scontro a due. Da un lato Vincenzo Forni Rossi, sindaco uscente, dall’altro Sergio Pignatiello. Una riedizione del combattutissimo match di cinque anni fa, conclusosi con soli 11 voti di scarto tra i due contendenti.

‘Tra la gente, con la gente’ la civica dell’attuale primo cittadino. Sei i punti sviluppati nel suo programma. Spazio, innanzitutto, ai temi della vivibilità, del territorio, della salute con la proposta di costituire un nucleo della Croce Rossa composto di volontari disponibili sia in ambito comunale che limitrofo, per garantire servizi di primo soccorso. Quanto al turismo, l’obiettivo è incentivare le “case vacanza”, agriturismi e bed-breakfast esistenti e invitare all’utilizzo delle case libere, sparse nei diversi angoli del comune, sotto forma di albergo diffuso. Inoltre, iniziative di lavoro possono essere favorite dalla ulteriore valorizzazione del Santuario dei SS Cosma e Damiano nel percorso dei siti religiosi (Montevergine, Pietrelcina- Padre Pio) supportando lo sviluppo delle funzionalità delle strutture esistenti, come la “Casa del pellegrino”, e dei servizi offerti ai fedeli.

Sulla cultura, invece, l’idea forza è accantonare le somme necessarie ad effettuare l’acquisizione al patrimonio comunale delle aree di pertinenza e dei resti del Castello di Terranova al fine di poter, concretamente, chiedere finanziamenti per il recupero dell’importantissimo monumento storico.

A sfidare Forni Rossi, dicevamo, ancora Sergio Pignatiello. “ViviAmo Arpaise” il nome della sua lista civica che ha presentato un programma articolato in quattro aree di intervento.

“La  priorità  dell’azione  amministrativa – scrive – sarà  il  lavoro“. Obiettivo da perseguire attivando – tra le altre – le leve del “Turismo Agricolo ed Enogastronomico”, del Turismo delle Radici e di Ritorno. Sempre in quest’ottica, si punta a rafforzare il servizio informagiovani e attivazione di corsi di formazione utili all’ingresso nel mondo del lavoro e all’erogazione di servizi di supporto tecnico per la creazione di nuove imprese giovanili in particolare per la nascita di nuove START UP e partecipazione a bandi tipo RESTO AL SUD.

Tra le proposte, poi, c’è quella di favorire la nascita di cooperative e affidare loro servizi di pubblica utilità, di consulenza e di progettazione innovativa. Per il turismo, invece, si punta a incentivare forme di ospitalità sostenibile come l’albergo diffuso, B&B, agriturismi, affittacamere, case vacanze, forme adatte a innescare sul territorio processi di riqualificazione del patrimonio abitativo urbano e rurale.