Calcio
Benevento è il giorno della verità. Inzaghi sceglie Lapadula per battere il Cagliari
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Il giorno della verità. Il Benevento si gioca la permanenza in A contro il Cagliari in un duello all’ultima goccia di sudore. Non saranno ammessi errori, né scuse, tantomeno giustificazioni di alcun genere. I problemi, gli assenti, il divario tecnico, i biscotti, l’arbitro, il Var. Niente di niente. Inzaghi ha in mano la carta per rimescolare il mazzo e deve saperla calare adesso che è il momento giusto.
Le squadre arrivano con due stati d’animo differenti, i sardi hanno ben altra condizione, fisica, mentale e di qualità. Ma nel calcio non c’è mai nulla di scontato e a volte la cattiveria agonistica, il desiderio famelico, la rabbia, la convinzione prevalgono sui valori. E deve essere questo il caso.
Inzaghi è senza Sau, Moncini e Foulon, ha Tuia e Letizia a mezzo servizio e Iago appeso tra panchina e tribuna. Il tecnico vara un 4-3-2-1 con Montipò tra i pali, Depaoli, Glik, Caldirola e Barba in difesa, gli stessi di San Siro. A centrocampo ne cambia due su tre rispetto a Milano: dentro Hetemaj e Schiattarella (risparmiati al Meazza), preferiti a Dabo e Nicolas Viola. Confermato solo Ionita. Mutano anche i trequartisti: fuori Iago Falque e Improta a vantaggio di Insigne e Caprari. Come centravanti ci sarà ancora una volta Lapadula.
Semplici se la passa decisamente meglio. Il Cagliari può contare sull’intero organico ad eccezione di Sottil e giocare per due risultati. L’allenatore dei sardi è orientato a schierare un 3-4-2-1 con l’ex Cragno in porta, Ceppitelli, Godin e Carboni trio di retroguardia, Nandez, Duncan, il rientrante Marin e Lykogiannis sulla linea mediana, Nainggolan e Joao Pedro (fatto riposare a Napoli) alle spalle di Pavoletti.
Fischio d’inizio ore 15.00, arbitra Doveri di Roma 1, diretta Sky Sport sul canale 253, telecronista Daniele Barone, commento tecnico Fernando Orsi.