Cerreto Sannita, i chiarimenti del consigliere comunale Di Lauro

“Come confermato dal Sindaco in una intervista sui giornali online, che consiglio ai cerretesi di leggere, nella serata di mercoledì 2 dicembre sono stato invitato presso il suo studio ad una “riunione carbonara” dove ho trovato il Presidente del Consiglio Ciro Melotta ed il Vicesindaco Mario Carangelo. Nella riunione venivo notiziato della volontà del Sindaco di togliere le deleghe alle Politiche Sociali e all’Ambito al Consigliere Pier Paolo Parente e, nel contempo, di assumere io le deleghe summenzionate”. Così in una nota il consigliere comunale del centro sannita, Vincenzo Di Lauro. 

“Ho sicuramente tanti difetti, ma non quello di essere un “Giuda” – scrive -. Ho rinunciato da subito alla proposta ed ho pregato il Sindaco a non provocare una crisi amministrativa in questo particolare momento, ricordandogli che il ruolo del capo dell’Amministrazione è quello di saper tenere insieme e coesi i suoi consiglieri. Ho prontamente avvisato il Consigliere Parente il quale, avendo compreso di non avere più la fiducia del Sindaco, dignitosamente, nella giornata del 3 dicembre ha rimesso le sue deleghe. Parimenti, lo stesso giorno, ho rimesso anche io le deleghe ricevute, disgustato dal comportamento di un sindaco che, in un così particolare momento, invece di preoccuparsi dei problemi dei cerretesi, si occupa di ordire vendette politiche e di praticare giochi di palazzo ponendo le basi della disgregazione dell’Amministrazione Comunale (chissà se su suggerimento di qualche suo ex avversario ora alleato e/o con l’ispirazione di qualche Consigliere che, stranamente, dopo quattro anni di assenza, a ridosso delle elezioni, è ritornato ad occuparsi della politica amministrativa).

Questa è la verità dei fatti – aggiunge – e chiamo a testimoniare il Vicesindaco Mario Carangelo di cui ho sempre riconosciuto l’onestà intellettuale. La remissione delle deleghe e la rinuncia a rimanere Assessore, non significa mancanza di sostegno all’Amministrazione Comunale, bensì è la presa d’atto di una volontà politica e di potere che non mi è mai appartenuta e da me non condivisa. Sono mesi ed anni che, sia io che il Consigliere Pier Paolo Parente, caro Sindaco, ti sollecitiamo a: essere più presente tra i cittadini, i quali da sempre lamentano la tua totale assenza. Rispetto alla pandemia da coronavirus, da mesi ti stiamo chiedendo di comunicare di più, di adoperarti per essere più vicino a chi soffre. Da mesi ti chiediamo di realizzare uno screening di massa, ovvero tamponi gratuiti per i cerretesi (così come anche richiesto nel mese di settembre, dal Centro Operativo Comunale guidato dall’ottimo Consigliere delegato alla Protezione Civile Mauro Parente e supportato dal grande lavoro dei Volontari della Protezione Civile cerretese guidati dall’ing. Giovanni Masella). Ad oggi, nulla! Di informare la cittadinanza per quale motivo, ad un anno dall’inizio dei lavori di rifacimento del plesso scolastico di Via Andrea Mazzarella (scuola media), gli stessi sono fermi. Di informare la cittadinanza per quale motivo i lavori di rifacimento delle luci di Piazza San Martino e Palazzo del Genio, affidati alla Edil Parente, per 25000 euro, da oltre due anni non sono mai iniziati.

Stanco di questo immobilismo – conclude -, insieme al Consigliere Pier Paolo Parente, abbiamo deciso di esserti da stimolo non più nelle segrete stanze, ma pubblicamente, nella speranza che tu, caro Sindaco, possa svegliarti rispetto a tanta inerzia. Nel ribadire che non faremo mai mancare il nostro voto in Consiglio Comunale alla maggioranza, fino allo scadere del mandato, siamo pronti a darti pubblico plauso non appena i cerretesi, e noi, avremo risposte serie e concrete a questi primi quesiti pubblicamente posti”.