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Dossier povertà: Sannio, alla Caritas anche commercianti e piccoli imprenditori a causa del covid
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La pandemia da Coronavirus non ha lasciato indenne il territorio sannita e la città di Benevento dall’acuirsi delle disuguaglianze socio-economiche già esistenti. E’ quanto emerge dal Dossier sulla povertà 2020, dal titolo “Umanità al bivio: l’emergenza che divide, la fraternità che unisce”, redatto dalla Caritas diocesana di Benevento a cura della sociologa Maria Pia Mercaldo e presentato oggi.
Durante i mesi del primo lockdown la Caritas diocesana di Benevento ha fatto fronte all’aumento vertiginoso dei numeri dell’affluenza agli sportelli d’ascolto e delle richieste di aiuto: 1123 le persone assistite di cui circa il 60% ovvero 673 persone è rappresentato dai nuovi ascolti.
A ricorrere alla Caritas in questo periodo sono stati piccoli imprenditori, cassaintegrati, commercianti e pensionati che si sono aggiunti agli altri assistiti. Questi ultimi, stando ai dati analizzati relativi al 2019, erano anche diminuiti di oltre il 20% in termini di nuovi accessi (333) rispetto all’anno precedente.
In generale, nel 2019 gli assistiti dalla Caritas sono stati 796 di cui l’87,6% proviene dal territorio diocesano e il 45% da Benevento città con una forte incidenza dei due rioni più popolosi del territorio urbano. Tra i senza fissa dimora il 2019 ha visto l’accoglienza in dormitorio di nuove 90 persone per il 71,6% stranieri e perlopiù uomini. Oltre il 65% è celibe o nubile, ma emerge una quota rilevante e in aumento di separati italiani.
Una fotografia della povertà e dell’esclusione sociale che tiene conto anche delle emergenze di sempre di cui soffre il Sannio e il Mezzogiorno come la fuga dei giovani laureati e la conseguente crisi demografica.
Una realtà che la pandemia ha di certo radicalizzato “a causa – secondo il direttore della Caritas diocesana di Benevento, don Nicola De Blasio – di scelte politiche nella sanità e in economia poco egualitarie”. Insomma non siamo tutti sulla stessa barca le disuguaglianze non vanno in quarantena.
“E’ necessario – ha evidenziato l’arcivescovo metropolita di Benevento, Felice Accrocca – unire gli sforzi in una sinergia comune per individuare strategie e progetti per il futuro che invertano la rotta di una realtà problematica” sulla quale già i vescovi avevano sollecitato impegno e attenzione degli amministratori a maggio 2019.