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Benevento, un bavaglio rosso contro il ddl Zan: la protesta delle Sentinelle in Piedi
A pochi metri contromanifestazione della comunità Lgbti+: "Il ddl vieta discriminazioni. Stanno diffondendo solo odio"Ascolta la lettura dell'articolo
Un bavaglio rosso sulla bocca per indicare l’impossibilità di poter esprimere un’opinione in maniera libera. E’ questo il simbolo scelto dalle “Sentinelle in Piedi” per manifestare contro il ddl Zan sull’omotransfobia in discussione in Parlamento.
“Una legge – ha commentato la referente sannita, Claudine Sassi Mazzini – che è liberticida e compromette la libertà di espressione dei cittadini. Creare una specifica categoria di persone da tutelare in base al proprio comportamento sessuale costituisce una violazione del principio di uguaglianza di tutti i cittadini”.
Secondo le SiP l’istituzione del reato di omotransfobia non viene definito dal legislatore e “lascerebbe – spiegano – enormi spazi a interpretazioni e derive che colpiranno coloro che si esprimeranno pubblicamente in modo non allineato al mainstream”. La manifestazione è andata in scena di fronte alla Prefettura di Benevento.
L’iniziativa ha ricevuto l’appoggio della Chiesa Evangelica “Fiumi di Grazia” di Benevento e di Fratelli d’Italia presente anche con il portavoce provinciale, Federico Paolucci.
A pochi metri di distanza, invece, era presente una parte della comunità Lgbti+ di Benevento per una contromanifestazione, annunciata dopo aver pubblicato – nei giorni scorsi – un appello contro l’iniziativa delle Sentinelle in Piedi: “Nella legge – ha commentato una delle promotrici Ivana Ibelli – non c’è scritto nulla di quello che loro affermano, potranno comunque continuare a chiamarci come vogliono; questo ddl vieta solo le discriminazioni”.