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Sindacati

Cub: no a riaperture selvagge e senza regole. Si creino condizioni per lavoro tutelato e stabile

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“Più che mai oggi bisogna tenere la guardia alzata. La Regione Campania più dell’altre purtroppo. Pensare a riaperture massive oggi come oggi, significherebbe condannare a morte migliaia di persone. In Campania ancora oggi, paghiamo l’inefficienza di politiche economiche che per anni hanno agevolato speculatori e faccendiere vari, perdendo di mira la gente.

Oggi, in piena crisi pandemica, – scrive la CUB Campania – sentiamo sempre più spesso ripetere che l’economia deve ripartire altrimenti per il paese e per la regione sarà tremendo. Dimenticando però, che già era tremendo ogni giorno per miglia di lavoratori prima della pandemia, che anche senza l’economia distrutta dall’emergenza le persone erano costrette a vivere con lavori saltuari, precari ed in nero per poter tentare di sbarcare il lunario ogni giorno. Senza pandemia, la stragrande maggioranza delle persone viveva e vive comunque al limite della soglia di povertà. Oggi, tutti quelli che spingono alle riaperture di massa velocemente, oltre a costringere a migliaia di famiglie a tornare a vivere male come prima, le costringono a rischiare la vita per il solo e semplice motivo che interessa ad una parte di questo paese, il ritorno veloce alle politiche economiche precedenti alla pandemia.

Come organizzazione sindacale – conclude la nota – chiediamo all’autorità competenti sia governo che regione, di lavorare per dare tutele vere e certe a chi oggi non le ha, per garantire reddito vero e non sussidi di fame a chi fino adesso non avendo nulla era costretto a mendicare per lavoretti saltuari. Un paese che si definisca serio, può uscire da questa situazione solo attuando politiche inclusive di assistenza al reddito vere, solo migliorando le condizioni di vita delle persone si potrà uscire di questa emergenza con una marcia in più, altrimenti, passato il coronavirus si tornerà a vivere male e a disagio senza nessun futuro come prima. Con l’unica differenza sostanziale, che si conteranno migliaia di morti innocenti, anche queste figli del profitto”.

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