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‘È più bello insieme’, al via crowdfunding per l’apertura di un nuovo centro disabili
Servono 50mila euro per la ristrutturazione. Le famiglie: “Chiusura è stata una brutalità verso i nostri figli, ma non ci arrendiamo”Ascolta la lettura dell'articolo
La chiusura del Centro Sociale Polifunzionale per Disabili “È più bello insieme” è stata una brutalità gratuita nei confronti di 40 persone. Le parole appartengono alla madre di uno dei ragazzi che frequentava l’associazione. Una singola frase che racchiude la rabbia nel vedere un figlio privato di un luogo dove si sentiva libero di esprimersi, ma allo stesso tempo anche la voglia di non mollare e trovare una soluzione adeguata.
Ed una risposta potrebbe arrivare per questi cittadini. Il nuovo progetto relativo ad un nuovo centro polifunzionale – come è noto, infatti, la vecchia struttura di proprietà comunale al Rione Libertà non è più nella disponibilità dell’associazione – è stato presentato questa mattina nel corso di un incontro con la stampa nella sede del consorzio “Sale della Terra”. Si tratta di un immobile in via Pisacane, a Benevento, dove i disabili potranno trovare una nuova casa e ripartire con le attività che sono state interrotte.
Per realizzare il progetto, però, c’è bisogno di 50mila euro che l’associazione conta di recuperare attraverso il crowdfunding e il sostegno del consorzio, che devolverà all’iniziativa una parte del ricavato dalla vendita dei prodotti della linea W. Inoltre, è stato attivato anche un conto corrente per delle donazioni spontanee.
Chi immagina che si tratta solo della riapertura di un centro sbaglia. “È più bello insieme”, infatti, rappresenta per famiglie ed utenti una seconda casa: un luogo dove poter vivere momenti di condivisone e crescita. Un punto di riferimento in un mondo che troppo spesso non riesce ad accogliere e capire la disabilità nel modo corretto. Lo stop alle attività, infatti, ha portato anche a delle regressioni in alcuni ragazzi.
I ragazzi e le famiglie di “È più bello insieme” hanno lanciato la loro sfida. “L’appello concludono i genitori è a tutte le associazioni e le persone del Sannio che vogliono fare la cosa giusta. Questo progetto – hanno concluso – è una opportunità per dare vita ad un nuovo umanesimo fatto di solidarietà reciproca e voglia di rispondere con fatti concreti alla brutalità”. Una battaglia non semplice, ma che certamente vale la pena di combattere.