Calcio
La stoccata di Vigorito: ‘Qualcuno si renda conto che il calcio ad alti livelli ha ricadute positive sulla città’
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“Un riconoscimento alla città e alla società. Non dimentichiamo anche gli apprezzamenti al nostro pubblico. Le componenti di questo sport in città si sono imposte a livello nazionale. Non è semplice anche perché si creano dei precedenti: è la prima volta che un direttivo di B si riunisce presso una società di calcio. La mia proposta è quella di andare anche in altri club: il calcio è della gente e delle città. Il calcio di B è il calcio dei territori e degli italiani. Se ci chiudiamo nelle stanze, non è più il calcio degli italiani”. Così il patron giallorosso Oreste Vigorito commenta il Consiglio Direttivo di Lega B, organizzato oggi pomeriggio nel capoluogo sannita.
“Arrivare in alto quando si parte dal basso – aggiunge Vigorito – non è difficile; l’importante è rimanerci. Possiamo farlo unendo le forze di tutti, grazie ad un pubblico che dimostra sempre grande correttezza. Manca qualche componente che, probabilmente, dovrebbe rendersi conto che in una città che vive momenti così difficili, un calcio ‘prodotto di eccellenza’ ha anche ricadute economiche e sociali che dovrebbero portare ad una riflessione su quanto la società abbia bisogno di partecipazione. Quello che stanno facendo il pubblico sugli spalti e la squadra in campo siano uno stimolo alla riflessione su un bene comune”.
Sulla scarsa affluenza di pubblico contro l’Empoli: “Ho fatto 150 km con l’allerta meteo perché credo che la squadra vada seguita sempre. Qualche altro invece non la pensa così e la segue nelle grandi occasioni o quando si fa passerella. La libertà è una delle cose più belle del pensiero umano e io non me la prendo. Non ho mai fatto polemica con il pubblico. Io sarei felice di vedere uno stadio pieno, perché mi darebbe la consapevolezza che stiamo operando bene. Quelli che non vengono? Probabilmente è colpa nostra, non riusciamo a farli sentire coinvolti. Faremo di più: portare gente allo stadio è un insieme di fattori che noi abbiamo il dovere di concretizzare”.
Sul risposta della squadra post Pescara: “Questa squadra ha ancora margini di miglioramento. Forse a Pescara abbiamo sbagliato albergo, perché era sulla spiaggia e c’era aria di vacanza. Speriamo che quella partita sia servita per pensare al futuro diversamente. L’importante era dare una risposta e i ragazzi l’hanno data. Che non sia una risposta breve, ma che ci conduca ad un campionato competitivo che stiamo provando a fare”.