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Rifiuti, i sindaci promettono battaglia. Mastella: “Pronti a consegnare le fasce”
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“Non possiamo penalizzare i nostri cittadini facendogli pagare un aumento delle tasse per i rifiuti”. Con queste parole il sindaco di Benevento Clemente Mastella sintetizza il pensiero dei suoi colleghi sanniti che, in questi giorni, devono fare i conti con gli aumenti relativi al Piano industriale della Samte. Un balzello di circa 14 euro pro-capite che nelle intenzioni della Provincia, insieme ad altre azioni operative, dovrebbe servire a rimettere in equilibrio i conti societari e sostenere il costo delle discariche post-mortem, che oggi rappresenta il problema più grave.
I primi cittadini, tuttavia, non hanno nessuna intenzione di pagare. Alla riunione convocata a Palazzo Mosti erano presenti una 30ina di amministratori che, in maniera compatta, hanno espresso il loro rifiuto al pagamento. Ad ascoltare la riunione anche il presidente della Rocca e guida di Santa Croce del Sannio, Antonio Di Maria, e l’amministratore della Samte e sindaco di San Bartolomeo in Galdo, Carmine Agiostinelli.
Il motivo è economico, amministrativo – dovendo reinserire le cifre nel riequilibrio di bilancio – e politico. Si apre quindi un doppio fronte di battaglia: il primo legale con la contestazione dei pagamenti e il secondo politico, con i primi cittadini pronti ad una azione dimostrativa consegnando le loro fasce a Regione e Ministero per chiedere un ristoro per la presenza delle discariche sorte per la crisi dei rifiuti.
Intanto, Clemente Mastella rincara la dose affermando di essere pronto a dimettersi per protesta pur di non far pagare l’aumento. Sullo sfondo, resta in piedi la situazione societaria della Samte che, in modo e nell’altro, va necessariamente risolta.
La vicenda domani tornerà sul tavolo dei sindaci con una riunione convocata in Provincia. Nel confronto si decideranno tempistiche e modi con i quali mettere in campo le azioni di protesta per evitare l’aumento delle tasse e per disinnescare una nuova crisi dei rifiuti.